Puntuale come ogni agosto torna a Cunardo la Sagra della Patata. Giunta alla sedicesima edizione, la festa è in programma alla Baita del fondista (via per Bedero) da venerdì 2 a domenica 4 agosto. Ogni giorno si cena a partire dalle 19, domenica si pranza dalle 12. Tutti i giorni ci saranno la tombola e premi ai tavoli fortunati. I piatti sono cucinati rigorosamente da patata fresca italiana e l’intero incasso sarà destinato alla Scuola dell’infanzia di Cunardo. Proprio i bambini e le bambine del campo estivo dell’asilo quest’anno si sono cimentati con il laboratorio di cucina a base di patata fresca: purè, gnocchi e frittelle per prepararsi al meglio all’evento.
Durante la sagra la Baita del fondista sarà raggiungibile in auto (fino ad esaurimento dei parcheggi), con i bus navetta in partenza dal parcheggio Tigros (via Varesina) e dal parcheggio in Via Baraggia 17 (ex Grotto Vignazza) oppure a piedi e in bicicletta grazie alla pista ciclabile della Valganna (da Ganna o da Ponte Tresa).
La festa è nata nel 2006 per sostenere l’asilo che allora rischiava la chiusura. «Bisognava trovare i fondi per evitare la chiusura della scuola materna – raccontano gli organizzatori della sagra – e i cunardesi decisero che andava fatto quello che sapevano fare meglio: una festa».
Nasce così la Sagra della Patata, una manifestazione il cui intero incasso è destinato al bilancio dell’asilo di Cunardo, scuola paritaria che da 140 anni accoglie i bambini della comunità. L’allora consiglio di amministrazione fece appello a tutte le associazioni ed i gruppi del paese che risposero positivamente. Venne quindi scelto il famoso tubero come ingrediente principe della festa per la sua semplicità e per la varietà di ricette esistenti.
«Questa felice intuizione si è trasformata in una delle più grandi ed apprezzate sagre gastronomiche della provincia di Varese – commenta Roberta Tuzzi, presidente del Cda dell’asilo -. In questi anni grazie agli utili dell’iniziativa è stato possibile non solo potenziare l’offerta formativa per bambini e famiglie ma anche sistemare il tetto, svolgere tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie, rinnovare i serramenti, i bagni, i pavimenti, il parquet nelle aule, i giochi all’aperto e realizzare gli adeguamenti antisismici».
I numeri descrivono il successo della sagra: ogni anno vengono servite ai tavoli più di 12.000 portate e oltre 2.000 porzioni di gnocchi.
«Anche quest’anno tutto questo non sarebbe possibile senza la nostra grande squadra di volontari. Voglio però anche ringraziare le attività commerciali del paese che si sono messe a disposizione. Si mangia bene e si fa del bene – conclude Roberta Tuzzi – per questo è la festa di beneficenza più buona che ci sia». Novità del 2024 sarà la possibilità di pagare alle casse tramite Pos.