È stata appena pubblicata la nuova classifica Censis delle Università italiane, suddivise tra statali e non statali e categorizzate in base alle dimensioni. Le valutazioni si sono basate su alcune voci chiave: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi a favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, e occupabilità. L’Università dell’Insubria, con un punteggio generale invariato di 83,2 rispetto allo scorso anno, si colloca al 13esimo posto nel gruppo dei medi atenei statali, ovvero quelli con un numero di iscritti compreso tra 10mila e 20mila. In questo gruppo, che quest’anno comprende 17 università di cui tre lombarde, l’Insubria si distingue per diversi aspetti.
Performance dettagliate dell’Università dell’Insubria
Un dato particolarmente significativo è quello sull’occupabilità: con 98 punti, l’Insubria ha guadagnato due posizioni rispetto allo scorso anno, attestandosi al quarto posto. Questo indicatore riflette la capacità dell’università di preparare gli studenti per il mercato del lavoro e di facilitarne l’ingresso post-laurea.
L’Insubria si è anche classificata quinta per i servizi offerti agli studenti, con un punteggio di 81. Questo risultato dimostra l’impegno dell’ateneo nell’offrire supporto e risorse adeguate per migliorare l’esperienza degli studenti durante il loro percorso accademico.
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, l’università ha ottenuto 86 punti, posizionandosi al sesto posto. Questo punteggio riflette l’impegno dell’Insubria nel promuovere scambi internazionali, collaborazioni e opportunità di studio all’estero per i suoi studenti.
Nell’area della comunicazione e dei servizi digitali, l’Insubria ha raggiunto la settima posizione con 93 punti, evidenziando la sua capacità di utilizzare efficacemente le tecnologie digitali per comunicare e fornire servizi agli studenti.
Tuttavia, l’ateneo presenta aree di miglioramento. Si è classificato all’ultimo posto (diciassettesima posizione) per quanto riguarda le strutture disponibili, con 75 punti, e per le borse di studio e altri interventi a favore degli studenti, con 66 punti. Questi punteggi indicano che, nonostante i progressi in altre aree, c’è ancora lavoro da fare per migliorare le infrastrutture e il supporto finanziario agli studenti.
Ranking sulla didattica dei corsi di laurea
Oltre alla classifica generale, il Censis ha pubblicato un ranking specifico sulla didattica dei corsi di laurea, valutati in base alla progressione di carriera degli studenti e ai rapporti internazionali, senza tenere conto delle dimensioni degli atenei. In questo contesto, l’Università dell’Insubria ha ottenuto risultati eccellenti in diversi corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico.
Per le lauree triennali, Mediazione linguistica e interculturale ha ottenuto un punteggio di 95,5, posizionandosi sesta su 31 corsi a livello nazionale e prima in Lombardia. Anche Scienze motorie e sportive ha raggiunto un ottimo risultato, con 93,5 punti, piazzandosi quinta su 22 corsi in Italia e prima in Lombardia. Le Professioni sanitarie hanno ottenuto 94 punti, posizionandosi ottave su 29 a livello nazionale e seconde in Lombardia.
Tra le lauree magistrali a ciclo unico, Giurisprudenza si è riconfermata con un punteggio di 96, attestandosi sesta su 36 corsi in Italia e prima in Lombardia. Questo risultato testimonia la qualità della formazione offerta dall’Insubria in questo ambito.
Supporto all’orientamento universitario
Complessivamente, le graduatorie della classifica Censis comprendono settanta indicatori, pensati per supportare i giovani e le loro famiglie nell’orientamento alla scelta universitaria. Queste classifiche sono disponibili online nella sezione dedicata del sito web del Censis, dove possono essere consultate in base ai personali obiettivi e percorsi di studio.
La pubblicazione della classifica Censis rappresenta un momento importante per le università italiane, fornendo una panoramica delle eccellenze e delle aree di miglioramento degli atenei, contribuendo così a guidare le scelte degli studenti verso istituzioni che meglio rispondono alle loro aspettative e necessità accademiche.