Alain Delon, leggendaria icona del cinema francese e internazionale, è morto all’età di 88 anni. La notizia è stata annunciata oggi, domenica 18 agosto, dai suoi figli, che hanno comunicato che l’attore si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dall’affetto della sua famiglia e del suo inseparabile cane Loubo. Con lui, se ne va uno degli ultimi grandi protagonisti del cinema europeo, un simbolo di un’epoca d’oro ormai al tramonto.
Alain Delon, nato l’8 novembre 1935 a Sceaux, nell’Alta Senna, era diventato cittadino svizzero negli anni ’90, ma aveva scelto di ritirarsi nella sua tenuta di Douchy, sulla Loira, dove aveva preparato la sua cappella funebre accanto ai 45 cani che aveva amato e seppellito nel corso degli anni. La sua scomparsa segna la fine di una carriera straordinaria, iniziata quasi per caso e diventata uno dei capitoli più affascinanti della storia del cinema.
Delon aveva fatto il suo debutto sul grande schermo negli anni ’50, dopo un’infanzia difficile segnata dall’abbandono dei genitori e da una giovinezza turbolenta. Dopo un breve periodo trascorso in marina, il futuro attore si trasferì a Parigi, dove sopravvisse facendo mille mestieri prima di essere notato per la sua straordinaria bellezza. Fu proprio questa bellezza a catturare l’attenzione del cinema francese e, successivamente, di quello internazionale.
Il grande successo arrivò nel 1960 con il film “Delitto in pieno sole” di René Clément, in cui interpretava il giovane e spietato Tom Ripley. Questo ruolo segnò l’inizio di una carriera costellata di successi e ruoli indimenticabili. Tra i suoi film più celebri si ricordano “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, ”Il Gattopardo”, “L’eclisse” di Michelangelo Antonioni, e ”Borsalino”, che sancì la sua rivalità cinematografica con Jean-Paul Belmondo.
La carriera di Delon si intrecciava con una vita privata altrettanto turbolenta e affascinante. Famoso per le sue storie d’amore, tra cui quelle con Romy Schneider, Nathalie Delon, e Mireille Darc, Delon era spesso al centro delle cronache per i suoi amori, le sue passioni e le sue controversie. Negli ultimi anni, l’attore aveva combattuto contro problemi di salute, tra cui un ictus e un linfoma che aveva colpito i suoi polmoni, ma non aveva mai perso il suo spirito combattivo.
L’annuncio del ritiro dalle scene era arrivato nel 2017, quando Delon aveva dichiarato di voler chiudere il cerchio della sua carriera senza fare un passo di troppo. Nonostante il peso degli anni e la lotta contro la malattia, Delon era apparso per l’ultima volta in pubblico nel 2019, quando aveva ricevuto una Palma d’onore al Festival di Cannes, un riconoscimento tardivo ma meritato per una carriera straordinaria.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio all’attore con parole commosse: ”Mister Klein o Rocco, nel Gattopardo o il Samurai, Alain Delon ha interpretato ruoli leggendari e ha fatto sognare il mondo. Prestando il suo volto indimenticabile per stravolgere le nostre vite. Malinconico, popolare, segreto, era più che una star: era un monumento francese”. Anche Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha voluto ricordare Delon: “La leggenda è scomparsa. Alain Delon ci lascia orfani dell’epoca d’oro del cinema francese che così bene ha incarnato. Una piccola parte della Francia che amiamo se ne va con lui”.
La morte di Alain Delon lascia un vuoto immenso nel cinema e nella cultura francese, ma il suo spirito e la sua arte continueranno a vivere nei film che ha interpretato e nelle generazioni che ha ispirato.