MILANO – Il ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, torna sul caso della povera Sharon, uccisa senza un perché da un uomo, Moussa Sangare, senza un motivo. E lo fa ricordando le parole dell’assassino, che ha detto: “Ho tenuto il coltello con cui ho ucciso Sharon come ricordo, come souvenir”.
Salvini commenta auspicando “che il “ricordo” gli faccia compagnia in carcere fino alla fine dei suoi giorni”; e sperando, sostanzialmente, nel carcere a vita per Sangare.