La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente i suini, sia domestici che selvatici. Il virus, originario dell’Africa, si è diffuso in diverse regioni del mondo negli ultimi anni, causando gravi perdite economiche nel settore suinicolo. Nonostante la sua elevata capacità di trasmissione tra i suini, la PSA non rappresenta un pericolo per la salute umana, né attraverso il contatto diretto con gli animali infetti né tramite il consumo di carne suina proveniente da questi ultimi.
In Italia, la situazione della PSA è diventata particolarmente preoccupante, soprattutto in Lombardia, dove si registra il focolaio più ampio del Paese. Giovanni Filippini, Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, ha fatto il punto sulla situazione durante un’intervista a Tgcom24, evidenziando la complessità della situazione.
“Il virus non colpisce gli uomini, né in maniera diretta né attraverso il consumo di carne suina infetta,” ha rassicurato Filippini, ma ha anche sottolineato che il problema non va sottovalutato. La PSA, pur non essendo una minaccia per la salute umana, sta causando seri danni economici agli allevatori, specialmente in Lombardia, una delle regioni più importanti per la produzione suinicola italiana.
Il commissario ha inoltre precisato che il virus è limitato ai suini selvatici, escludendo quindi il rischio di contagio tra altre specie animali. Tuttavia, la diffusione del virus tra i suini continua a essere una sfida significativa, con impatti devastanti per l’industria agricola e alimentare. Di fronte a questa emergenza, il governo italiano sta lavorando attivamente per sviluppare misure di sostegno economico agli allevatori colpiti dalla PSA.
“Stiamo definendo degli indennizzi per aiutare gli allevatori a fronteggiare le perdite causate dall’epidemia,” ha spiegato Filippini, confermando l’impegno delle istituzioni nel mitigare le conseguenze economiche di questa crisi sanitaria.
La situazione rimane in evoluzione, con le autorità veterinarie e sanitarie che continuano a monitorare attentamente la diffusione del virus, implementando misure di contenimento per prevenire ulteriori focolai. Intanto, la Lombardia si conferma come l’epicentro della PSA in Italia, richiedendo interventi urgenti e coordinati per contenere la diffusione del virus e salvaguardare uno dei settori chiave dell’economia regionale e nazionale.