VARESE – Sabato 14 settembre, alle 21, nella Basilica di San Vittore a Varese arriva “La Passione”, tratto da antica sacra rappresentazione del 300 riscritta nel 1600, omaggio per l’impegno a favore del mondo della Cultura e dell’Arte di mons. Luigi Panighetti.
Amici, fedeli e sostenitori hanno voluto inserire nel calendario delle celebrazioni di saluto un evento della medesima portata di quello che lo stesso prevosto avrebbe voluto offrire alla città, rinunciando per l’emergenza sanitaria. L’ingresso sarà libero perché sia un dono condiviso con tutti.
«Al centro della rappresentazione sarà la passione che viaggia sul binario alto del tema trattato e su quello più squisitamente umano del rapporto madre-figlio e amici – spiega il regista Andrea Chiodi -. Racchiude il cuore delle antiche sacre rappresentazioni: rendere umano il divino, sperimentabile dall’uomo, carnale».
Da questo l’idea di collocare i personaggi «in un tempo indefinito, in un’Italia del dopoguerra ma che potrebbe anche essere una periferia contadina di oggi. Tutto dialoga tra tragedia e dolcezza, tra desiderio di consolare e di essere consolati, in uno stretto rapporto tra una madre e un figlio, tra una madre che non vuole accettare la morte del figlio e un figlio impaurito a precipizio sul mistero che salverà tutte le cose».
Arte e la bellezza si fondono per raccontare umanità, turbamenti e archetipi in un rito collettivo attraverso un’antica forma di rappresentazione. I personaggi sono Maria, Jesu, Juda, Maria Magdalena, Caifas, Satrapas Benjamin, Rabi Moises, Petro, Joanni, Marta e un povero uomo che diventerà angelo e demone.
Ad interpretarli sono 9 giovani attori: Catherine Bertoni Delaet, Flavio Capuzzo Dolcetta, Sebastian Luque Herrera, Alberto Marcello, Marco Mavaracchio, Antonio Perretta, Emilia Tiburzi, Simone Tudda, Beatrice Verzotti. Il coordinamento dei costumi è di Beatrice Torresin.