L’attacco aereo israeliano di ieri a una scuola nel centro di Gaza, utilizzata come rifugio per i palestinesi sfollati, ha ucciso 18 persone. Lo ha dichiarato l’agenzia di protezione civile del territorio gestito da Hamas, mentre l’Onu ha riferito che tra le vittime figurano sei suoi dipendenti. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha affermato che gli attacchi di ieri alla struttura nei dintorni di Nueseirat hanno determinato il più alto numero di vittime tra il suo personale.
“Tra le persone uccise c’era il responsabile del rifugio dell’Unrwa e altri membri del team che forniva assistenza agli sfollati”, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite su X. In precedenza, l’esercito israeliano aveva affermato che l’aeronautica aveva “condotto un attacco preciso contro i terroristi che operavano all’interno di un centro di comando e controllo di Hamas” nel cortile della scuola, senza fornire dettagli sull’esito o sull’identità delle persone colpite.
Secondo quanto dichiarato dall’ufficio stampa del governo di Hamas, circa 5.000 sfollati erano rifugiati nella scuola quando è stata colpita. L’Unrwa ha affermato nella sua dichiarazione: “Questa scuola è stata colpita cinque volte dall’inizio della guerra. Ospita circa 12.000 sfollati, principalmente donne e bambini”.
“I nostri cuori sono rivolti ai colleghi dell’Unrwa. Piangiamo la perdita di altri 6 colleghi. La carneficina a Gaza deve cessare. Cessate il fuoco”, torna a chiedere intanto su X il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, commentando il post con cui l’Unrwa comunica la perdita subita.
“Semplicemente tragico”, scrive l’agenzia. “Terribilmente tragico”, rincara il Dg dell’Oms. “Nessuna parola può descrivere il vero orrore e la perdita di vite umane a Gaza. Ospedali, scuole e rifugi sono stati ripetutamente bombardati, con conseguenti morti tra civili e operatori umanitari”, sottolinea Tedros rilanciando il suo appello a fermare la guerra.