Solo il 6,2% delle aziende varesine usa l’intelligenza artificiale. I settori in cui cresce

Lo studio condotto dall'Ufficio Analisi Economiche di Camera di Commercio. L'AI sul nostro territorio presenta percentuali positive nell'industria e nella grande distribuzione organizzata. Le ragioni delle difficoltà e la volontà di adottarla in prospettiva

VARESE – Solo il 6,2% delle aziende varesine ha dichiarato di utilizzare già i sistemi di intelligenza artificiale, mentre il 15,5% evidenzia la possibilità di introdurli nell’immediato futuro.
A dirlo uno studio condotto dall’Ufficio Analisi Economiche di Camera di Commercio Varese, che sottolinea come queste percentuali scendano nei settori dell’artigianato (6,6% la percentuale di quelle che o lo fanno o sono interessate ad avviarsi lungo questa strada) e all’edilizia (11,8%), mentre in positivo spiccano l’industria e grande distribuzione organizzata, con percentuali pari rispettivamente al 23,6% e al 38,5%.


Tra le motivazioni per l’utilizzo dell’AI tra le imprese industriali la volontà di automatizzare i processi (73,3% dei casi), quella di accelerare le attività di ricerca per sviluppare nuovi prodotti (41,8%) nonché quella di analizzare al meglio i dati a fini previsionali (26,7%), mentre a fermare l’introduzione di tali innovazioni il fatto che non siano applicabili nella propria realtà (38,4%), la difficoltà nell’identificare costi e benefici dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (28,8%), la scarsità di soluzioni presenti sul mercato (20,6%) come quella di competenze necessarie (19,4%).


Proprio la preoccupazione circa la difficoltà nel trovare figure professionali competenti si evidenzia con il dato che le figure più ricercate siano gli specialisti IT (indicata dal 51,2% delle imprese), seguiti dagli esperti in automazione dei processi produttivi (42,2%), dai data scientist e analyst (29,7%) e dagli specialisti in trasformazione digitale e innovazione (21%).