Le Suore della Riparazione hanno annunciato la loro partenza definitiva da Varese, città che le ha viste attive per più di un secolo e mezzo. Come già anticipato, la mensa di via Luini, che ogni giorno fornisce pasti a oltre 400 persone, chiuderà il prossimo 15 ottobre. Successivamente, il trasferimento sarà totale, lasciando la gestione del servizio caritativo ad altre realtà locali. Ecco il comunicato ufficiale delle suore.
Il comunicato delle Suore della Riparazione
«Come anticipato lo scorso febbraio, dopo anni di riflessione, la comunità religiosa delle Suore della Riparazione, presente a Varese da più di 150 anni, cederà il passo alle numerose risorse caritative presenti sul territorio. Lasciare questa realtà, dove le nostre sorelle e la nostra Venerata Madre Fondatrice hanno servito gratuitamente per così tanto tempo, è doloroso, ma è saggio riconoscere quando i segni dei tempi indicano che è il momento di passare il testimone.
I motivi sono vari, ma il più importante è l’avanzare dell’età delle religiose, la mancanza di nuove vocazioni e l’impossibilità di sostenere i costi di manutenzione della struttura. Per queste ragioni, il Consiglio Generale dell’Istituto ha deliberato, già da tempo, la chiusura della comunità e l’alienazione dello stabile.
Ci siamo attivate con la Parrocchia e la Caritas locale per assicurare la continuità del servizio mensa, che grazie all’aiuto dei volontari assiste quotidianamente più di 400 persone. Tuttavia, per motivi tecnici, il servizio nella sede di via Luini continuerà fino al 15 ottobre. Dopo tale data, ci impegneremo a garantire un accompagnamento fino al 10 novembre, in attesa che la Caritas e il decanato avviino il servizio in una nuova sede dall’11 novembre.»
Il futuro della solidarietà a Varese: chi prenderà in mano la situazione?
Con l’addio delle Suore della Riparazione, si apre un interrogativo importante sul futuro della solidarietà a Varese. Chi garantirà la continuità dei servizi per i più bisognosi? Il Comune di Varese dovrà assumere un ruolo centrale, coordinando le realtà sociali e caritative del territorio per evitare che i più vulnerabili rimangano senza assistenza. La collaborazione tra le istituzioni locali, la Caritas e le associazioni del territorio sarà fondamentale per assicurare che il servizio di mensa e altri interventi di supporto continuino ad essere un pilastro di solidarietà per la città.