VARESE – Con la Lombardia che è leader per numero di impianti di biogas attivi (circa un terzo del totale italiano), – secondo Coldiretti – è positivo l’annuncio di Regione della delibera di Giunta, approvata su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, che puntualizza le modalità di realizzazione di impianti di biometano all’interno di attività zootecniche con riferimento in particolare all’inquadramento dell’impianto di upgrading, per la conversione di biogas in biometano.
La delibera ribadisce che gli interventi di conversione per la produzione di biometano all’interno di attività zootecniche sono da considerarsi “non sostanziali” se non è previsto un aumento significativo del numero di capi allevati o degli effluenti da destinare alla produzione del gas. Pertanto non saranno necessari ulteriori passaggi burocratici.
“Si tratta di un’importante opportunità per le infrastrutture agricole – commenta Coldiretti Varese attraverso il presidente Pietro Luca Colombo – che, grazie ai risultati tecnici che dimostrano il carattere trascurabile dei livelli emissivi, possono rapidamente procedere alla conversione da biogas a biometano attraverso l’impianto di upgrading senza ulteriori carichi autorizzativi e burocratici”.
Il settore zootecnico fornisce un contributo rilevante nel campo dell’innovazione e della produzione di energia rinnovabile, attraverso gli impianti di biogas e di biometano. Grazie agli impianti di biogas, inoltre, l’impresa agro-zootecnica completa il suo ciclo produttivo valorizzando i residui aziendali e dando piena attuazione ai principi della bioeconomia.