Arriva la metro che collegherà Ponte Tresa con Lugano

Entro fine mese sarà pubblicato il primo bando per la costruzione della rete Tram-Treno Ticino, che collegherà Ponte Tresa a Lugano. I lavori inizieranno nel 2027, con consegna prevista nel 2035, e un costo stimato di circa mezzo miliardo di franchi

Sono in arrivo importanti sviluppi – molto positivi – per il traffico transfrontaliero: entro la fine del mese sarà pubblicato il primo bando per la costruzione della rete Tram-Treno ticinese, che collegherà la svizzera Ponte Tresa con Lugano, attraversando il Malcantone. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per agevolare gli spostamenti tra Italia e Svizzera, con importanti benefici anche per i frontalieri italiani, in particolare per quelli che abitualmente lasciano l’auto a Lavena Ponte Tresa, sul versante italiano, per attraversare a piedi la dogana e prendere il treno.

Lavori al via nel 2027, consegna nel 2035

Il primo bando riguarderà la progettazione della galleria di Breganzona, un tunnel strategico di 2,2 chilometri da cui partiranno i lavori nel 2027. L’obiettivo è quello di completare la tappa principale e mettere in servizio il collegamento entro il 2035, salvo imprevisti. Queste scadenze sono state annunciate durante la prima conferenza stampa della Rete Tram-Treno del Luganese (RTTL), la società incaricata della realizzazione del progetto. Dalla sua creazione, RTTL ha lavorato alla definizione della propria struttura organizzativa, all’assunzione del personale chiave e alla presa in carico del progetto dagli uffici cantonali, gettando così le basi per l’avvio dell’opera.

Il direttore di RTTL, Alberto Del Col, ha spiegato che sono in corso le selezioni degli studi di ingegneria che collaboreranno alle fasi successive del progetto. Lo scorso anno, il percorso ha subito un rallentamento a causa dell’annullamento di un concorso internazionale per la progettazione, in quanto nessuna delle offerte presentate soddisfaceva i criteri di idoneità. Tuttavia, dopo il bando per la galleria, seguiranno rapidamente quelli per il tracciato all’aperto, l’accompagnamento architettonico e paesaggistico, il viadotto e la tecnica ferroviaria.

Costi e sviluppi futuri

Per quanto riguarda i costi, sono in corso ulteriori valutazioni, con nuove stime attese entro la fine dell’anno. Attualmente, si parla di una spesa complessiva di circa mezzo miliardo di franchi, con un contributo significativo della Confederazione. La fase iniziale del progetto prevede il mantenimento dell’attuale linea tra Ponte Tresa e Bioggio, molto utilizzata dai frontalieri italiani. Da Bioggio, saranno realizzati due nuovi collegamenti: uno verso Manno-Suglio, lungo la strada cantonale, e uno verso Lugano Centro, attraverso un viadotto di 700 metri e il tunnel di Breganzona.

La fase successiva del progetto, per cui è stato recentemente avviato lo studio di fattibilità, prevede l’estensione della linea dal centro di Lugano fino al Campo Marzio, passando per i quartieri di Viganello e Pregassona e collegando il polo sportivo prima di tornare verso il centro città lungo via Trevano.

Il Tram-Treno si presenta così come una delle infrastrutture più strategiche per il futuro della mobilità nel Ticino, favorendo la connessione tra il versante italiano e quello svizzero, e migliorando significativamente il trasporto pubblico in tutta la regione.