Varese, centrosinistra alla ricerca del candidato ideale per il 2027 

Si riaccende il dibattito sulle primarie nel centrosinistra per il 2027 a Varese, con nomi come Civati, Marasciulo, Molinari, Dimaggio, Perusin e Paris in lizza

VARESE – Il dibattito sulle prossime elezioni comunali del 2027 si fa più caldo, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Manuela Lozza, segretaria cittadina del Partito Democratico. Il suo intervento ha riacceso le speculazioni su chi potrebbe essere il candidato sindaco, con Lozza che ha evidenziato la presenza di «tante punte di diamante» nel partito, suggerendo che gli elettori dovrebbero decidere attraverso le primarie. Fino a questo punto, il centrodestra, o meglio alcuni dei suoi esponenti, ha dominato la conversazione elettorale, mentre il sindaco uscente Galimberti sembra aver mantenuto un profilo basso, spingendo i suoi a concentrarsi sul lavoro piuttosto che sul dibattito politico.

Chi potrebbe candidarsi

Con la possibilità di primarie a livello di coalizione, emergono varie opzioni per la corsa al sindaco. Gli interrogativi si moltiplicano, a cominciare dalla tipologia di primarie che potrebbero essere adottate. Si ipotizza che saranno di coalizione, ma resta da vedere quanto il Partito Democratico rivendicherà il ruolo di candidato principale. Tradizionalmente, il Pd ha garantito il sindaco per due mandati, quindi è probabile che intenda mantenere questa linea. Tuttavia, Lozza è stata prudente nel non favorire esplicitamente nessun nome, nonostante le sue affermazioni sulle “punte di diamante”.

Tra i nomi più discussi c’è quello di Andrea Civati, attuale assessore ai Lavori pubblici. Giovane avvocato e figura ben vista nel partito, deve fare i conti con la popolarità non esattamente brillante del suo assessorato, legato alla gestione delle strade e dei cantieri. Tuttavia, la sua capacità comunicativa potrebbe giovargli. Un altro possibile candidato è Domenico Marasciulo, presidente della commissione urbanistica, noto per la sua pazienza e competenza, che potrebbe seguire la formula dell’“avvocato primo cittadino” già testata con Galimberti.

Un nome che merita attenzione è Roberto Molinari, considerato un abile stratega politico e spesso descritto come il vero artefice della vittoria di Galimberti. La sua esperienza potrebbe attrarre significativi consensi, soprattutto dall’elettorato cattolico e centrista.

Le figure femminili

Manuela Lozza, pur dichiarando di non pensare a una candidatura, continua a emergere come figura di spicco. Accanto a lei, l’assessora Rossella Dimaggio ha accumulato un’importante esperienza. Anche Ivana Perusin, l’attuale vicesindaco e assessore alle Attività produttive, ha dimostrato di avere le carte in regola, fortificando la propria posizione grazie al suo impegno civico.

Un occhio alla coalizione

All’interno della coalizione, ma al di fuori del Pd, si fa notare Luca Paris, esponente del Movimento 5 Stelle. La sua moderazione e il suo orientamento “green” potrebbero attrarre sia gli elettori più a sinistra del Pd che quelli che tendono a evitare il voto per i pentastellati. La sua esperienza come segretario nella campagna elettorale di Galimberti potrebbe rivelarsi un vantaggio strategico.

Mentre il centrosinistra inizia a muoversi nel panorama politico verso le elezioni del 2027, il dibattito sui potenziali candidati si fa sempre più acceso. Con un’ampia gamma di figure, sia tra gli uomini che tra le donne, e una crescente attenzione verso le primarie, il Pd si prepara a una competizione che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro di Varese.