“Vogliono dare la gestione del Pronto Soccorso di Gallarate ai privati”: i sindacati lanciano l’allarme

La decisione dell'Asst Valle Olona di esternalizzare il Pronto Soccorso e parte del blocco operatorio solleva preoccupazioni per la qualità del servizio e la tutela dei lavoratori.

La direzione dell’Asst Valle Olona ha presentato un progetto per esternalizzare il Pronto Soccorso dell’ospedale di Gallarate e parte del blocco operatorio di Busto Arsizio, scatenando la forte reazione dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. La proposta è stata confermata durante un incontro sindacale, dopo che nei giorni precedenti erano emerse voci sul possibile cambiamento.

Secondo i sindacati, questa decisione, seppur nella sua fase embrionale, rappresenta una mancanza di rispetto sia verso i dipendenti sia verso i cittadini, i quali potrebbero subire un servizio sanitario compromesso. I sindacalisti evidenziano i rischi legati alla gestione di un reparto così centrale come il Pronto Soccorso da parte di esterni, con interrogativi sulla qualità della cura per i pazienti che presentano casi gravi.

Nunzio Praticò della Cisl ha sottolineato che il problema non viene risolto, ma semplicemente spostato ad altri, e questo potrebbe avere ripercussioni sia sui lavoratori sia sulla qualità del servizio. Gianluca Firrisi della Uil Fpl ha espresso preoccupazione per il modo in cui tali decisioni vengono comunicate, denunciando l’assenza di un coinvolgimento preventivo dei sindacati e l’attenzione più rivolta alla politica e alla propaganda che al benessere dei lavoratori e alla qualità del servizio sanitario.

La proposta, ora al vaglio della Regione Lombardia, viene vista come un pericoloso precedente. L’esternalizzazione di servizi strategici come il Pronto Soccorso e il blocco operatorio non solo potrebbe destrutturare competenze chiave, ma anche aggravare ulteriormente i problemi già presenti, poiché il settore privato non vanta una significativa esperienza in questo campo.

I sindacati, che hanno promesso di continuare la loro battaglia contro il progetto anche a livello regionale, richiedono che la Dirigenza affronti le sfide della sanità pubblica valorizzando il personale e preservando anni di esperienza e competenza.