Busto Arsizio, primo sì all’intitolazione di uno spazio a Sergio Ramelli. Opposizione divisa

La proposta di dedicare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli accende il dibattito politico: tra consensi e dissensi, si avvicina il voto in Consiglio comunale.

Durante la commissione comunale “Affari generali” di martedì 15 ottobre, la mozione di Fratelli d’Italia per intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli ha ottenuto il via libera, ma non senza divisioni. Il Partito Democratico e “Progetto in Comune” hanno votato contro, Gigi Farioli non ha partecipato al voto, mentre Emanuele Fiore si è astenuto. Anche Roberto Ghidotti della Lista Antonelli non ha partecipato, spiegando la necessità di confrontarsi con i nuovi consiglieri prima di esprimere un parere definitivo in Consiglio comunale.

La proposta di dedicare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di estrema sinistra a Milano, non ha raggiunto l’unanimità che invece era stata ottenuta per l’intitolazione di un luogo a Norma Cossetto, vittima delle foibe.

Divergenze tra maggioranza e opposizione

Per Paolo Geminiani di Fratelli d’Italia, l’intitolazione a Ramelli rappresenta un invito a superare le violenze ideologiche degli anni di piombo, proponendo di intitolare anche un’altra via a una vittima di diverso orientamento politico. Tuttavia, dall’opposizione, il consigliere Gigi Farioli (Popolo, Riforme e Libertà) ha suggerito di creare un luogo dedicato ai “Caduti degli anni di piombo”, avviando un percorso di riflessione con le scuole.

Maurizio Maggioni (Pd) ha criticato l’iniziativa, sostenendo che intitolare una via a una specifica vittima della violenza ideologica rischia di riaccendere vecchie contrapposizioni, invece di promuovere i valori della democrazia. Anche il segretario cittadino del Pd, Paolo Pedotti, ha espresso perplessità, pur considerando la mozione come un possibile punto di partenza per un dialogo costruttivo.

Dal lato della maggioranza, Orazio Tallarida (Forza Italia) ha accusato l’opposizione di incoerenza, ricordando come in passato fosse stata rifiutata una proposta simile riguardante tutte le vittime della mafia, non solo Emanuela Loi. Emanuele Fiore (gruppo misto) ha invece proposto la creazione di un “luogo di pace” che spieghi alle nuove generazioni gli eventi di quegli anni.

Alla fine, il documento è stato approvato dalla maggioranza, ma la discussione proseguirà nel Consiglio comunale del prossimo 29 ottobre, quando si dovrà decidere definitivamente sull’intitolazione.