Falso disoccupato incassa mensilmente il Reddito: è in realtà un imprenditore in Svizzera

Un 57enne di Varese rischia fino a sei anni di reclusione per aver falsamente dichiarato la disoccupazione e ottenuto il Reddito di cittadinanza, pur gestendo un'impresa in Svizzera

Ha dichiarato di essere disoccupato per ottenere il Reddito di cittadinanza, ma in realtà gestiva un’impresa edile in Svizzera: un 57enne di Varese rischia fino a sei anni di reclusione per indebita percezione di sussidi. Mercoledì 23 ottobre l’uomo è comparso in Tribunale a Varese davanti al giudice Rossana Basile, in un’udienza che ha rivelato i dettagli delle indagini della Guardia di Finanza, la quale ha denunciato quasi 900 presunti “furbetti” del Rdc negli ultimi anni.

L’indagine

Secondo le ricostruzioni delle Fiamme Gialle, l’uomo avrebbe falsamente dichiarato la residenza in Italia e lo stato di disoccupazione, requisiti essenziali per ottenere il Reddito di cittadinanza. In realtà, la Guardia di Finanza ha scoperto che era proprietario di una ditta edile attiva in Canton Ticino. Le indagini, coordinate dal pm Davide Toscani, sono partite dalla sua domanda all’Inps nel marzo 2019, in cui aveva dichiarato di vivere a Varese. Tuttavia, i sopralluoghi e le testimonianze dei vicini hanno rivelato che non risiedeva all’indirizzo indicato, con forti sospetti di un domicilio stabile in Svizzera.

Sussidio percepito per due anni

Grazie a queste dichiarazioni false, l’uomo ha ottenuto il sussidio mensile di 500 euro per circa due anni, incassando complessivamente 12.000 euro senza averne diritto. La società è stata cancellata nel 2020, ma i due anni precedenti di indebita percezione del Rdc sono al centro delle accuse. La sentenza è attesa per il 19 marzo 2025.

Altri casi

In un caso simile, una donna di Luino è stata recentemente condannata dal Tribunale di Varese a un anno e otto mesi di reclusione. La donna aveva omesso di dichiarare che l’ex marito era tornato a vivere con lei, ricomponendo di fatto il nucleo familiare e superando così la soglia di reddito per il Rdc. Inoltre, aveva trascurato di comunicare di aver trovato lavoro in Canton Ticino, portando le sue entrate annue a 48.000 euro. Interrogata dalla Guardia di Finanza, la donna ha ammesso di non aver informato delle variazioni per motivi economici.

Questi casi sottolineano il crescente impegno delle forze dell’ordine nel contrastare l’abuso dei sussidi pubblici, portando all’attenzione pubblica le implicazioni legali e morali di dichiarazioni false o incomplete.