Voltorre: il futuro dell’asilo è appeso a un filo

Cresce a Voltorre la tensione per il futuro dell’asilo locale, bloccato da problemi amministrativi e finanziari. I genitori, preoccupati per la possibile chiusura, chiedono soluzioni rapide al Comune

A Voltorre si infiamma la discussione attorno alla gestione e al futuro dell’asilo locale, dove confluiscono questioni amministrative e difficoltà economiche. La situazione appare complessa: il Consiglio di Amministrazione dell’asilo, con mandato scaduto, attende da mesi la designazione dei nuovi membri, operazione che coinvolge i tre enti fondatori, tra cui il Comune e la parrocchia. Mentre il Circolo di Voltorre, il terzo ente fondatore, è stato sciolto e cancellato dal registro della Camera di Commercio, l’opposizione comunale ha posto questioni di legittimità, bloccando di fatto il processo di nomina finché non verrà chiarita la nuova struttura della fondazione.

Secondo l’attuale presidente Colombo, questa situazione di stallo richiede un accordo tra i soci per procedere alle modifiche statutarie necessarie, ma la mancanza di volontà politica e di impegno da parte dei soggetti coinvolti sembra rallentare qualsiasi progresso. La necessità di un nuovo ente sostitutivo del Circolo è rimasta, per ora, senza risposta dalle associazioni locali.

Oltre alla questione amministrativa, c’è il nodo dei fondi. Contributi in calo e un sostegno comunale assente da anni hanno aggravato le difficoltà finanziarie della fondazione, sebbene la recente vendita di un immobile abbia temporaneamente garantito la liquidità necessaria. La comunità si interroga sulla sostenibilità di lungo termine: con costi in aumento e iscrizioni imminenti, è necessario agire rapidamente.

Nel corso dell’incontro con le famiglie dei circa 40 bambini iscritti, il sindaco Parola ha confermato la volontà dell’amministrazione di cercare una soluzione, pur evidenziando i vincoli normativi che impedirebbero al Comune di finanziare un ente privato in presenza di un asilo comunale. Nonostante queste limitazioni, l’ipotesi di un supporto attraverso l’offerta di servizi specifici resta al vaglio.

La discussione si è accesa in aula quando Colombo ha contestato la versione del Comune in merito agli ostacoli giuridici per la sottoscrizione di convenzioni tra ente pubblico e fondazione privata, definendo “falsità” alcune dichiarazioni passate. Tale affermazione ha scatenato le proteste dei genitori presenti, esasperati e timorosi per il destino del servizio educativo locale. Alcuni hanno richiamato il valore dell’asilo di Voltorre come centro di coesione comunitaria, mentre altri hanno sottolineato la mancanza di alternative locali, data la posizione scomoda e congestionata dell’asilo comunale di Gavirate.

Anche l’opposizione ha espresso critiche severe, ricordando le promesse elettorali della maggioranza di erogare un contributo di 1.000 euro per ciascun bambino iscritto, cifra che potrebbe rappresentare un supporto determinante per l’asilo. La necessità di rispondere alla domanda locale è stata inoltre sollevata dal consigliere Lucchina, che ha chiesto chiarimenti sulle destinazioni degli altri bambini gaviratesi non iscritti nelle strutture comunali.

In conclusione, mentre il sindaco si è impegnato a trovare una soluzione entro una settimana, l’unico progresso concreto è stato l’annuncio dell’ingresso di Don Marco, nuovo parroco, nel Consiglio di Amministrazione. Una piccola certezza, in un clima di incertezza per il futuro del servizio educativo di Voltorre.