Milano, il Pollo Giannasi di Porta Romana cambia padrone: un’icona verso la globalizzazione

Storico chiosco di polli allo spiedo acquisito dal Gruppo Finiper Canova. La qualità di Giannasi promette di espandersi preservando autenticità e tradizione.

MILANO – Il Pollo Giannasi, simbolo della milanesità e chiosco iconico di Porta Romana dal 1967, ha segnato la vita di generazioni con il suo girarrosto. Situato in piazza Bruno Buozzi, è sempre stato un baluardo di genuinità e indipendenza, resistendo all’invasione di fast-food e servizi di delivery. Ma dopo 57 anni, anche questa istituzione milanese si avvia verso una nuova fase: il Gruppo Finiper Canova ha acquisito la quota di maggioranza dell’impresa, annunciando piani di crescita che puntano a valorizzarne la tradizione.

Un futuro di espansione per Giannasi

L’acquisizione è stata resa ufficiale con una comunicazione del Gruppo Finiper Canova, che controlla diversi brand di ristorazione e supermercati italiani, come Iper La grande, Unes, Viaggiator Goloso, e centri commerciali come Il Centro di Arese e Piazza Portello a Milano. Nella nota si legge che il chiosco di Porta Romana non sarà solo preservato, ma potrebbe presto essere replicato in nuovi punti vendita presso i supermercati del gruppo. La priorità dichiarata è mantenere l’identità e la qualità che hanno reso Giannasi un simbolo per i milanesi: “La partnership ha l’obiettivo di una crescita graduale e armoniosa, rispettando l’autenticità di Giannasi.”

Una storia di successo e tradizione

Fondato dai fratelli Graziella, Luciano e Dorando, il chiosco nacque come un piccolo progetto familiare. Dopo aver lasciato l’Appennino tosco-emiliano negli anni ‘50, i tre fratelli iniziarono lavorando come garzoni in una polleria di via Teodosio. Nel tempo, aprirono prima un negozio in via degli Scipioni, poi in corso Buenos Aires, e infine rilevarono un vecchio chiosco abbandonato a Porta Romana, acquistato grazie a un prestito di 10 milioni di lire. Da lì è nata una storia di successo: Dorando Giannasi, oggi cavaliere del lavoro, è stato insignito dell’Ambrogino d’oro e riconosciuto come Eccellenza Italiana da Forbes.