Cade in bicicletta, chiede un milione al Comune

L’incidente, avvenuto nel 2020, aveva ferito gravemente il ciclista, che oggi chiede un risarcimento record di quasi un milione di euro al Comune, sostenendo che le condizioni dell'asfalto fossero insicure

Un ciclista, ferito gravemente in un incidente avvenuto il 13 settembre 2020, ha presentato una richiesta di risarcimento record di quasi un milione di euro nei confronti del Comune, dopo aver perso sia in primo grado che in appello. La vicenda, che si protrae da quattro anni, è ora approdata in Cassazione, dove il ciclista è determinato a continuare la sua battaglia legale.

L’incidente è avvenuto in via San Genesio, durante una discesa, quando il ciclista ha perso il controllo della bicicletta, proseguendo dritto invece di seguire la curva. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, tra cui un’ambulanza, un’automedica e un elicottero, l’uomo ha riportato gravi ferite ed è stato rianimato e ricoverato presso l’ospedale Niguarda.

La richiesta di risarcimento si basa sull’asserita insicurezza delle condizioni dell’asfalto, accusato di presentare sassolini che avrebbero contribuito alla perdita di controllo della bicicletta. Dopo non essere riuscito a raggiungere un accordo con il legale della compagnia assicurativa, nel ottobre 2022 il ciclista ha presentato un atto di citazione al Tribunale di Busto Arsizio, chiedendo il riconoscimento della responsabilità del Comune per un importo di 942.827,30 euro, sostenuto da una serie di documenti e certificazioni medico-legali.

Nel 2023, la richiesta è stata respinta dal giudice di primo grado, e successivamente anche la Corte d’Appello di Milano ha confermato il diniego. Nonostante queste battute d’arresto, il ciclista ha deciso di ricorrere alla Corte di Cassazione, nella speranza di ottenere giustizia.

Nel frattempo, la giunta comunale ha affidato la difesa dell’ente ai legali della compagnia assicurativa per opporsi alla richiesta di risarcimento. Il sindaco ha espresso dispiacere per le condizioni del ciclista, ma ha sostenuto che la causa dell’incidente sia da ricercare nella velocità a cui viaggiava, piuttosto che nelle condizioni stradali.

La Corte di Cassazione avrà ora l’arduo compito di stabilire le responsabilità legali in questa complessa vicenda, mentre il ciclista, nel frattempo, ha dovuto sostenere le spese legali accumulate nel corso della battaglia giudiziaria.