È Maurizio Ferrari il nuovo segretario generale della Filca Cisl dei Laghi. È stato eletto nei giorni scorsi, succede a Roberto Turri e al periodo di reggenza di Alem Gracic.
Distaccato in Flerica Cisl nel 1998, Ferrari porta con sé una lunga esperienza nell’organizzazione sindacale. Nel ruolo di segretario organizzativo ha contribuito alla gestione di due cambiamenti importanti nella storia del sindacato: l’unificazione delle categorie dei chimici e dei tessili, che ha dato vita nel 2001 alla Femca Cisl, e l’unificazione dei territori di Varese e Como nell’attuale Cisl dei Laghi. Segretario generale della Femca Cisl Pavia Lodi dal 2017, nel 2022 approda in Filca, accettando la proposta avanzata dalla Filca Monza-Brianza-Lecco di occuparsi del coordinamento del settore impianti fissi (impianti del legno, cementifici, etc.) per le zone Monza Brianza Lecco, Como e Milano.
Ed ora l’incarico di segretario generale della Filca Cisl dei Laghi, organizzazione sindacale parte della macroarea Filca Ovest, che comprende i sindacati territoriali che operano nelle aree della Lombardia occidentale. Accanto a lui, in segreteria, in continuità con la precedente, Gianluca Ferrario e Onofrio Cusimano.
I giovani. «Il mio compito sarà quello di valorizzare ogni persona – spiega Ferrari -, creare collante e continuare il lavoro che è stato portato avanti fino ad oggi, in coordinamento con la macroarea Filca Ovest. Mi adopererò per rafforzare la nostra identità sui territori di Como e Varese e per trovare risorse che ci permettano di dare continuità al nostro cammino, investendo in particolare sui giovani, che prenderanno in mano la categoria negli anni a venire e che, attraverso il lavoro, potranno acquisire esperienza e competenze sempre più specifiche».
I temi caldi. «Il nostro focus è puntato sui cantieri, perché è proprio in questi ambiti che registriamo un preoccupante peggioramento delle condizioni di lavoro, con particolare attenzione al tema della sicurezza, vista l’elevata incidenza di infortuni. Da qui la necessità di formare giovani che siano attenti e sensibili a questi temi e che, nell’ambito dei grandi cantieri, imparino a spendersi nel campo della contrattazione aziendale. Altro ambito di attenzione riguarderà gli impianti fissi. Anche in questo caso le giovani generazioni saranno chiamate ad acquisire professionalità ed esperienze concrete».
Formazione. «La formazione è per noi una priorità. Ne promuoviamo molta, grazie alle risorse disponibili all’interno della macroarea. Una formazione teorica che si deve concretizzare sul campo. Acquisire esperienza in maniera diretta, “sporcandosi le mani”, per un sindacalista è essenziale, così come lo è rafforzare il senso di gruppo e di squadra, da cui trarre slancio per trovare nuove idee e costruire progetti che guardano al futuro».
Traguardi e miglioramenti. «La patente a punti, che dal 1° ottobre ha introdotto l’obbligatorietà di un credito di partenza per i cantieri edili temporanei o mobili e per gli autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri, a scalare in caso di infrazioni accertate, è certamente un passo avanti importante sul piano del rafforzamento del sistema di sicurezza dei lavoratori. È una delle proposte che la Cisl, e in particolare la Filca, avevano fatto al governo. Grazie anche a questa misura posso dire che oggi le norme a tutela della sicurezza negli ambienti di lavoro non mancano, occorre però incidere molto di più sui controlli e soprattutto alimentare una cultura che ponga la persona al centro del progetto lavorativo. Una centralità di cui beneficerebbe la stessa impresa e la società intera».
Il “peso” della macroarea. «La Filca dei Laghi fa parte della macroarea Filca Ovest, composta dai territori di Milano Metropoli, Como-Varese, Monza-Brianza-Lecco e Pavia-Lodi. Una sovrastruttura pensata dopo la crisi di qualche anno fa, che segnò pesantemente anche il settore edile, che si fonda sul principio dell’unione che fa la forza. Uniti ma divisi, nel senso che ogni territorio mantiene la propria struttura politica e una propria segreteria, ma con gli altri condivide le risorse economiche e organizzative.
La macroarea è guidata da una sorta di esecutivo, composto dai segretari generali e dalle segreterie dei diversi territori, che decide assunzioni, spostamenti, operatività e redistribuzione delle risorse economiche, attraverso un coordinatore unico con competenze specifiche e trasversali. Questo ci ha permesso, sul piano economico, di risollevare tutti i territori della macroarea che erano in passivo di bilancio e di tornare ad assumere personale, ringiovanendo il gruppo dirigente e gli operatori, e di investire in formazione».