Regione Lombardia aveva stanziato ben 200mila euro per aiutare i Comuni del Varesotto a contrastare l’abbandono di rifiuti, fenomeno sempre più diffuso nelle aree verdi e lungo le strade, attraverso l’installazione di fototrappole. Tuttavia, a distanza di tempo, le amministrazioni locali hanno utilizzato solo una minima parte del fondo: sono state acquistate appena 35 telecamere, per una spesa di circa 16mila euro, costringendo la Provincia a restituire alla Regione i 183mila euro non impiegati.
Questa rinuncia è legata a due fattori principali: molti Comuni si sono detti in difficoltà nel gestire i dati personali dei trasgressori ripresi dalle telecamere, a causa della burocrazia e della carenza di personale. Inoltre, alcuni enti locali, pur consapevoli del problema, non hanno manifestato particolare interesse per le fototrappole, sottovalutando la necessità di agire contro il fenomeno dei rifiuti abbandonati.
Nonostante ciò, alcuni centri, come Morazzone e Cittiglio, hanno adottato i dispositivi, riuscendo così a identificare e multare diversi trasgressori. Questi primi risultati positivi sollevano domande su come incentivare i Comuni meno attivi a utilizzare al meglio le risorse stanziate e ad affrontare con maggiore incisività l’emergenza ambientale che colpisce il Varesotto.