MILANO – “E’ chiaro, ci sono degli elementi che sono preoccupanti, non c’è dubbio”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, commentando l’inchiesta della Dda di Milano su dossier e accesso abusivo banche dati che vede tra gli indagati il presidente di Fondazione Fiera Milano, ora autosospeso, Enrico Pazzali. “Ci sono situazioni che a noi come Comune di Milano erano ignote. Io personalmente, e lo dico senza timore di smentita, non sapevo nemmeno dell’esistenza di questa società. E’ una questione seria che va vista con una grande attenzione e completezza di informazioni, che oggi ancora non abbiamo”, ha aggiunto Sala.
“C’è un consiglio generale” di Fondazione Fiera “giovedì prossimo alle 14.30. È stato convocato dal vice presidente facente funzione che è anche un rappresentante del Comune di Milano, Davide Corritore. Per cui che facciano questo consiglio, vediamo che quadro fanno, dopodiché Corritore verrà da me e poi cercheremo di capire quale è il bene per la Fondazione. Li lascio lavorare”. Così ha risposto il sindaco sull’incarico di Pazzali. “Io non chiedo” le dimissioni “voglio che facciano un accordo.
C’è la situazione personale di Pazzali e c’è la situazione di Pazzali relativamente a Fondazione. Quindi io responsabilmente ho chiesto al nostro rappresentante di avere un quadro il più possibile completo e anche di ascoltare i rappresentanti degli altri enti. Non è una cosa che si può chiudere tra me e Fontana e sarebbe sbagliato. Poi, che Fontana abbia la sorveglianza gli dà più responsabilità. Però la Fondazione è stata sempre retta da tanti enti, non è giusto che si prenda qualunque decisione non avendo sentito i rappresentanti di questi enti come la pensano”, ha concluso Sala.