Le indagini della Digos della Questura di Varese hanno confermato ciò che inizialmente era un sospetto: l’allarme di un attentato terroristico all’Università dell’Insubria era solo uno scherzo. Tuttavia, per i tre autori, due studenti dell’ateneo varesino e uno iscritto a un’altra università, le conseguenze sono state tutt’altro che leggere. I giovani, un ventenne e due diciannovenni, residenti rispettivamente nelle province di Como e Varese, sono stati denunciati per procurato allarme.
Il falso messaggio, scritto in arabo, annunciava l’intenzione di compiere un attentato in un’aula dell’università, attribuendolo alla presunta indifferenza della comunità accademica verso il “genocidio in corso in Palestina, perpetrato dagli israeliani”. Gli investigatori sono riusciti a risalire agli autori grazie a un’indagine approfondita, chiudendo così un episodio che ha generato forte preoccupazione e inutili tensioni.