Ginevra, 1 ott. (Apcom) – Gli ispettori dell’Agenzia
Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) visiteranno
l’impianto nucleare iraniano di Qom “nelle prossime settimane”:
lo ha affermato il responsabile della politica Estera e di Difesa
dell’Ue, Javier Solana, al termine dell’incontro a Ginevra fra i
rappresentanti iraniani e quelli dei sei Paesi coinvolti nei
negoziati sul programma nucleare di Teheran.
Soddisfatto anche il ministro degli Esteri iraniano,
Manucher Mottaki, in visita a Washington, secondo cui i colloqui si sono svolti “in un’atmosfera
costruttiva”, ha detto dicendosi disposto ad
allargare il dialogo su tutte le questioni in agenda e non solo
sul nucleare.
I colloqui si sono chiusi con un accordo in base al quale un
nuovo vertice verrà organizzato entro la fine del mese, secondo
quanto riferito dalla televisione di Stato iraniana, che non ha
fornito ulteriori dettagli; la notizia è stata successivamente
confermata anche dal Dipartimento di Stato americano.
Un secondo incontro a breve termine era peraltro un risultato che
gli analisti consideravano già positivo; nel corso del vertice
sono tuttavia emersi segnali contraddittori: il capo-negoziatore
iraniano Said Jalili aveva ribadito che l’Iran non rinuncerà mai
ai propri “sovrani diritti”.
Jalili – le cui dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia
di stampa iraniana semi-ufficiale Isna – ha lanciato il suo
avvertimento nel corso del primo incontro con la delegazione dei
5+1, guidata dal responsabile della politica Estera e di Difesa
dell’Ue, Javier Solana. A margine della riunione principale si è
poi tenuto un colloquio tra Jalili e il rappresentante
statunitense William Burns: si tratta del primo incontro diretto
ad alto livello tra Washington e Teheran sui programmi nucleari
iraniani.
Secondo le stesse fonti Jalili avrebbe tuttavia illustrato in
dettaglio le proposte di Teheran, che comprendono aspetti
economici, politici e di sicurezza; il negoziatore iraniano
avrebbe infine riaffermato la necessità di un disarmo nucleare
globale.
Parallelamente al vertice di Ginevra Mottaki – a Washington
ufficialmente in visita alla rappresentanza diplomatica
pachistana che cura gli interessi iraniani – avrebbe consegnato
alle autorità statunitensi le ultime proposte iraniane per
riaprire i negoziati: fonti di stampa araba – non confermate
ufficialmente – parlano della possibilità di arricchire l’uranio
all’estero, proposta alla quale Francia e Russia hanno già dato
la loro disponibilità di massima.
Nulla è trapelato sul contenuto dei colloqui: fonti iraniane
sostengono che l’atteggiamento di Teheran è stato conciliante,
anche perché solo pochi giorni fa è trapelata l’esistenza di un
impianto nucleare tenuto finora segreto e che gli ispettori
dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea)
potrebbero essere presto autorizzati a visitare.
Mgi
MAZ
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