Istanbul, 2 ott. (Apcom) – Cambiare il G20 per renderlo più rappresentativo degli equilibri mondiali, con un peso maggiore per i Paesi africani rispetto alla formulazione attuale. E’ la strada prospettata dal direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, che in una conferenza stampa durante gli incontri annuali di Istanbul della sua istituzione e della Banca Mondiale ha sollecitato un aggiustamento di rotta rispetto all’attuale compagine, che vede l’Africa rappresentata dal solo Sud Africa in seno al G-20 a fronte dei tre Paesi che rappresentano l’America latina: Argentina, Brasile e Messico.
“Dobbiamo aggiungere alcuni Paesi africani”, ha detto Strauss-Kahn rilevando che “è difficile organizzare un’economia globale lasciando un miliardo di persone fuori da tale processo”. Il numero uno del Fondo non ha comunque specificato quali Paesi dovrebbero essere inclusi o scartati nell’eventualità di un allargamento del G20.
Resta la considerazione che tale gruppo, fondato come forum di discussione per i ministri finanziari nel 1999, quando alla Casa Bianca c’era Bill Clinton, e rimasto in ombra per molti anni, “non è stato costituito totalmente su basi scientifiche”.
Dallo scorso anno, con l’esplosione della più grave crisi economica internazionale dalla Grande Depressione, il G20 ha invece rapidamente guadagnato peso arrivando a soppiantare il G7 a causa del maggior peso delle economie emergenti negli equilibri mondiali. I capi di stato e di governo del G20 si sono già incontrati tre volte: a Washington lo scorso anno, a Londra e a Pittsburgh quest’anno.
BOL
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