Crollo delle nascite in Lombardia: meno 32.000 rispetto al 2010, molto male Varese.

La Lombardia registra un ulteriore calo delle nascite nel 2023, con un totale di 65.659 nuovi nati, ovvero 1.823 in meno rispetto all’anno precedente (-2,7%). Particolarmente significativo il calo tra i figli di genitori stranieri (-4,4%), che in passato avevano contribuito a sostenere i tassi di natalità nella regione. Oggi, il tasso di natalità lombardo è sceso a 6,6 nati ogni 1.000 residenti, evidenziando differenze territoriali significative tra le province.

Dieci anni fa, nel 2010, le nascite in Lombardia erano 97.815: il confronto mostra un drastico calo di oltre 32.000 nuovi nati. Anche l’incidenza dei nati da genitori stranieri sul totale è diminuita, passando dal 22,6% al 19,6%.

La situazione nelle province lombarde

Le province di Milano e Brescia guidano per tasso di natalità (6,8 nati ogni 1.000 abitanti), seguite da Bergamo, Lodi e Monza Brianza (6,6). Varese si colloca a metà classifica con un tasso di 6,3, mentre Pavia è la provincia con il dato peggiore (6). La provincia di Varese si distingue anche per una delle percentuali più basse di nascite da genitori stranieri (14,4%), a fronte di province come Mantova, dove l’incidenza sale al 29,4%.

Le misure della Regione: “Nido gratis” e sostegno alle famiglie

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato che la denatalità è un tema prioritario e urgente. Tra le misure già avviate c’è il programma “Nido gratis”, con una platea ampliata grazie all’innalzamento del limite Isee per accedere al beneficio. Inoltre, sono stati istituiti centri per la famiglia gestiti in collaborazione con comuni e aziende sanitarie, oltre a 13 reti territoriali per favorire la conciliazione tra lavoro e vita familiare.

Fontana ha sottolineato l’importanza di una maggiore sinergia tra istituzioni, volontariato e aziende, per evitare interventi frammentati e potenziare l’efficacia delle politiche di sostegno alle famiglie.