Risse e omertà, chiuso dal Questore per dieci giorni un bar di Varese

VARESE – Continua l’attenzione della Questura alla salvaguardia dell’ordine pubblico nei locali varesini. Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Varese ha notificato al titolare del bar “Amour Cafè” di via Sempione il provvedimento con il quale il Questore Carlo Mazza ha ordinato la sospensione dell’attività e la chiusura dell’esercizio pubblico per 10 giorni.

Il provvedimento è scattato a seguito di un grave episodio avvenuto il 14 dicembre scorso quando, a mezzanotte circa, il personale delle Volanti è intervenuto presso il locale dopo che erano giunte alcune chiamate al 112 da parte di passanti che avevano segnalato una violenta rissa in atto tra numerosi cittadini extracomunitari nelle adiacenze del bar.

Gli autori della rissa si erano dileguati prima dell’arrivo degli agenti, lasciando tuttavia evidenti tracce degli scontri in corrispondenza dell’ingresso del locale, dove venivano rilevati numerosi cocci di bottiglia frantumati. In tale frangente, il gestore del locale, che tra l’altro non aveva in alcun modo provveduto a segnalare l’accaduto, ha rilasciato dichiarazioni non veritiere sulla dinamica dei fatti, sulla via di fuga dei responsabili e soprattutto sul fatto che la rissa aveva avuto inizio proprio all’interno del locale e non all’esterno dello stesso.

Infatti, insospettiti dalla ricostruzione dell’accaduto fornita dal titolare, i poliziotti hanno fatto ingresso all’interno del bar dove individuavano un soggetto che, alla loro vista, tentava di nascondersi e che presentava gli abiti ricoperti di sangue e una vistosa ferita alla mano. Una volta in Questura, lo stesso riferiva della violenta lite appena avvenuta all’interno del locale e proseguita poi anche all’esterno, che confermava quindi i primi sospetti degli agenti.

Considerata la gravità della condotta del gestore e al fine di evitare la reiterazione di analoghi episodi, il Questore di Varese ha emesso il provvedimento di sospensione della licenza del locale per 10 giorni ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S., a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.