Aumentano le tariffe energetiche per i cosiddetti “clienti vulnerabili” nel primo trimestre del 2025

L'aumento delle tariffe, seppur atteso, rappresenta un ulteriore peso per le famiglie più vulnerabili, già alle prese con difficoltà economiche (foto d'archivio)

ROMA – L’Autorità per l’energia (Arera) ha pubblicato un documento che prevede un significativo aumento delle tariffe per i clienti vulnerabili nel primo trimestre del 2025. Questo gruppo, che include persone disabili, over 75, percettori di bonus sociale, residenti in moduli abitativi di emergenza o isole minori non interconnesse, e chi utilizza apparecchiature salvavita, vedrà un incremento delle tariffe del 18,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che non lascia spazio a dubbi per i 3,4 milioni di clienti coinvolti.

L’aumento delle tariffe, spiega Arera, è principalmente attribuibile all’andamento dei prezzi del gas sul mercato all’ingrosso, che risentono dell’instabilità geopolitica e delle temperature invernali. Questi fattori stanno alimentando l’aumento dei costi per l’acquisto dell’energia elettrica, con un impatto diretto sulle tariffe applicate ai clienti vulnerabili.

Nonostante questo incremento, per coloro che sono nel mercato libero, Arera ricorda che esiste la possibilità di passare al Servizio di Maggior Tutela, che, pur con l’aumento previsto, rimane comunque più conveniente rispetto alle tariffe del mercato libero.

L’analisi delle componenti delle tariffe evidenzia come l’aumento della spesa sia principalmente legato ai costi di acquisto dell’energia elettrica (+16%) e alle spese di dispacciamento, ovvero la regolazione e distribuzione dell’energia nella rete (+2,4%). Al contrario, gli oneri generali di sistema segnano una diminuzione del 2,7%, mentre la spesa per il trasporto e la gestione del contatore è aumentata del 2,5%.

Dal 1° gennaio 2025, il prezzo di riferimento per l’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 31,28 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.

L’aumento delle tariffe, seppur atteso, rappresenta un ulteriore peso per le famiglie più vulnerabili, già alle prese con difficoltà economiche. La speranza è che il mercato dell’energia possa trovare soluzioni alternative per limitare gli impatti su queste categorie di consumatori.