Soccorso alpino in Lombardia: 445 interventi nel 2024, il Varesotto tra i protagonisti

Pubblicato il report annuale del CNSAS: cadute, malori e perdite di orientamento le principali cause. La Stazione di Varese ha effettuato 38 operazioni.

Il bilancio delle operazioni di soccorso in montagna del 2024 vede ancora una volta la Lombardia al centro di numerosi interventi del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), con un totale di 445 operazioni svolte. Il Varesotto ha contribuito con 38 interventi, registrati dalla Stazione del Soccorso Alpino di Varese, mentre altre province lombarde hanno fatto segnare numeri ancora più alti. Tra le stazioni più attive spiccano Lecco con 112 interventi e Valsassina-Valvarrone con 130.


Un bilancio stabile, ma aumentano i decessi

I dati del report 2024 della 19ª Delegazione Lariana mostrano un quadro simile a quello dell’anno precedente, con un leggero calo del numero complessivo di interventi rispetto al 2023 (447 contro i 445 del 2024), ma con un aumento dei decessi, passati da 27 a 34. Complessivamente, sono state soccorse 509 persone, a fronte delle 478 del 2023.

Le attività di ricerca persone disperse hanno coinvolto i soccorritori in 43 operazioni, mentre il tempo totale dedicato dagli operatori è stato di 7346 ore. I tecnici del CNSAS sono stati attivati 1912 volte, con 846 ore effettuate da medici e infermieri specializzati.


Le cause principali degli incidenti

Tra le cause più frequenti che hanno richiesto l’intervento del Soccorso Alpino, le cadute sono al primo posto, con 123 persone soccorse. Seguono le perdite di orientamento (92), i malori improvvisi (69) e le scivolate (54). Altre cause includono incapacità (25), sfinimento (14), precipitazioni (12) e ritardi (8).

Per quanto riguarda le attività svolte dalle persone soccorse, la maggior parte degli interventi ha riguardato escursionisti (268), seguiti da alpinisti (36) e residenti in alpeggio (26). Significativa anche la presenza di cercatori di funghi (21), mountain biker (18), arrampicatori sportivi (12) e appassionati di parapendio (7).


Il profilo delle persone soccorse

Le persone soccorse nel 2024 sono per la maggior parte italiane (435 su 509). Il report evidenzia che la maggioranza degli incidenti ha coinvolto uomini (378), mentre le donne soccorse sono state 131. Un dato significativo riguarda il fatto che molte delle persone assistite non risultano iscritte al CAI (Club Alpino Italiano), sottolineando la necessità di maggiore consapevolezza e preparazione in montagna.


Un invito alla prudenza

Il CNSAS, attraverso il report, lancia un chiaro messaggio: l’importanza di affrontare le attività in montagna con adeguata preparazione, attrezzatura e conoscenza dei percorsi. L’aumento dei decessi rispetto all’anno precedente rappresenta un segnale d’allarme, che richiede attenzione da parte di escursionisti e appassionati di sport all’aria aperta.