LEGNANO – L’episodio di violenza accaduto martedì scorso all’ospedale di Legnano, dove un uomo di 28 anni di Nerviano ha aggredito due infermieri e una guardia giurata, getta un ulteriore allarme sulla crescente ondata di violenze nei confronti del personale sanitario. L’aggressore, che si trovava in ospedale per una visita radiologica, è stato arrestato dopo aver preso a calci e pugni gli operatori sanitari.
Questo triste episodio si inserisce in un fenomeno in preoccupante ascesa, che da tempo preoccupa le istituzioni sanitarie e politiche. Le violenze contro medici, infermieri e altri operatori sanitari sono diventate una realtà quotidiana, oggetto di discussione e analisi. Il 17 gennaio, a Milano, si è tenuto un convegno organizzato dall’Organismo nazionale professionisti sicurezza & privacy (Onsip) e dal sindacato Ugl Salute, proprio per discutere questo tema così delicato.
Il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, ha definito la situazione un «bollettino di guerra», riportando i dati allarmanti relativi alle aggressioni ai danni degli operatori sanitari in Lombardia. Nel 2023 si sono registrati circa 5.000 episodi di violenza, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Un dato che evidenzia la drammatica escalation di violenze, soprattutto all’interno dei Pronto Soccorso, dove si concentra un terzo degli attacchi.
Numeri che, seppur diversi nelle varie fonti, evidenziano una realtà preoccupante. L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha sottolineato come nel 2023 si siano registrati 1.278 episodi di violenza, ma che solo il 4% di questi sono stati denunciati, un dato che lascia pensare all’esistenza di una sottovalutazione del problema. Bertolaso ha quindi ribadito l’importanza della prevenzione, citando l’installazione di postazioni delle forze di polizia all’interno degli ospedali, passate dal 15% al 50% nel 2024, con l’obiettivo di coprire il 100% degli ospedali entro fine 2025. Una presenza che dovrebbe agire da deterrente per prevenire nuove aggressioni.
In parallelo, l’assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, ha annunciato che la Regione Lombardia, grazie al contributo del governo nazionale, investirà oltre 3 milioni di euro per l’installazione di telecamere di videosorveglianza negli ospedali, un altro strumento fondamentale per garantire la sicurezza di chi lavora ogni giorno a stretto contatto con i pazienti.
L’eroismo del personale sanitario, messo a dura prova durante la pandemia, non può essere messo in discussione da episodi di violenza che ne minano l’efficacia e la dignità. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti – dalle istituzioni locali a quelle nazionali – facciano fronte comune per garantire la sicurezza e il rispetto per chi ogni giorno lavora per la salute e il benessere della collettività.