VARESE – Dopo l’assoluzione dell’ex presidente Alì Zeaiter, anche Massimo Trainito, ex vicepresidente del Varese 1910, è stato scagionato dalle accuse di bancarotta fraudolenta. La Corte d’Appello di Milano, infatti, ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Andrea Boni, annullando la condanna che era stata emessa dal Tribunale di Varese lo scorso novembre 2023. In quella sentenza, Trainito era stato condannato a due anni di reclusione.
La Corte d’Appello ha stabilito che “il fatto non sussiste”, una formula che, come nel caso di Zeaiter, ha confermato l’innocenza dell’imputato. La decisione di ieri, 21 gennaio, segna quindi un punto a favore degli ex dirigenti della squadra calcistica, coinvolti nelle indagini per la distrazione di circa 135.000 euro dalla società.
Zeaiter era stato assolto già lo scorso giugno dal giudice dell’udienza preliminare, Alessandro Chionna, e difeso dallo stesso legale di Trainito, dando così un segnale chiaro sulla mancanza di elementi a supporto dell’accusa.