BRUSIMPIANO Un’auto gli taglia la strada, lui non può evitare l’impatto e muore. Dopo che lo scooter su cui viaggiava, catapultato in aria dall’impatto, gli finisce addosso. Così ha perso la vita Luciano Morandi, 42 anni, originario di Lovere, in provincia di Bergamo, e residente per anni con la famiglia a Brusimpiano, prima di trasferirsi nelle scorse settimane a Lavena Ponte Tresa, dove aveva già vissuto prima di sposarsi. Un incidente drammatico quanto devastante per l’uomo, imbianchino di professione. Tutto è successo intorno alle 13.45 di ieri a Lugano.
Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’impatto, affidata agli agenti della polizia cantonale, il 42enne stava transitando in via Giacomo e Filippo Ciani quando si è trovato la carreggiata ostruita da una vettura. Sembrerebbe, infatti, che la conducente di una Bmw Z4, una ragazza di 27 anni residente nel Canton Lucerna, stesse attraversando via Ciani, da destra a sinistra, passando da un posteggio sterrato a lato del fiume Cassarate al piazzale posizionato accanto allo stadio “Cornaredo” di Lugano. Nell’effettuare la manovra, però, non si sarebbe accorta che, proveniente dall’incrocio all’altezza del multisala “Cinestar”, stava arrivando lo scooter del 42enne di Brusimpiano. Per lui, che di fatto si è trovato l’intera sede stradale ostruita dall’auto in manovra, è stato così impossibile evitare l’impatto con la fiancata della vettura.
Uno scontro terribile che ha catapultato violentemente a terra il motociclista che, inoltre, dopo aver sbattuto sull’asfalto è stato investito anche dallo scooter che gli è rovinato addosso, dopo essere stato sollevato dall’impatto contro l’auto. Circostanze che gli hanno causato una serie di ferite e un trauma cranico gravissimo. Sul posto, dopo l’allarme sono così intervenuti i paramedici della Croce Verde di Lugano, con due ambulanze e un’automedica. Ma l’uomo era già in condizioni disperate: per questo è
stato intubato direttamente in via Ciani e trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Lugano. Lì, però, tutti i tentativi di salvagli la vita si sono dimostrati vani e Luciano Morandi è morto poco dopo il ricovero. Trasferite in ospedale per accertamenti anche la ragazza alla guida della Bmw e la passeggera, entrambe in stato di shock. La polizia cantonale, coadiuvata dalla polizia comunale di Lugano, ha poi provveduto alla chiusura del tratto stradale interessato dall’incidente per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi per accertare eventuali responsabilità.
L’imbianchino di Brusimpiano lascia un figlio di 14 anni. La notizia dell’incidente ha choccato le tante persone che conoscevano Luciano. Anche il sindaco, Giulio Morandi se lo ricorda bene. «Gran lavoratore – racconta – e penso che l’ultima volta che ci siamo visti è stato proprio in Comune. Questa è una tragedia che ci lascia senza parole: per questo siamo vicini alla famiglia a cui vanno le nostre più sentite condoglianze». Pare che al momento dell’incidente Morandi stesse proprio andando al posto di lavoro. «Una persona cordiale», così lo descrivono a Brusimpiano. «Non è che lo si vedesse molto in giro – aggiungono dal paese – anche perché era sempre preso con il lavoro. Ma quando lo incrociavi due chiacchiere le scambiava sempre». Ora però la sua vita è stata spezzata nell’incidente di Lugano. E i familiari, appresa la notizia, si sono stretti nel dolore
b.melazzini
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