La disfatta continua: la Openjobmetis sprofonda nel derby contro Milano

Dall'illusione alla resa totale: un'altra serata da incubo per l'Openjobmetis, che non reagisce alla debacle con Brescia e si arrende senza lottare. La difesa inesistente, l'attacco illusorio e un atteggiamento molle fanno suonare l'allarme rosso: serve un intervento immediato della società per fermare il precipizio.

MILANO – L’Openjobmetis incassa l’ennesima umiliazione stagionale e lascia campo libero a Milano nel derby numero 191. Dopo il blackout di Pistoia e la disfatta contro Brescia, la squadra biancorossa si conferma priva di anima, intensità e reazione. Il copione si ripete: un avvio illusorio alimentato dal tiro da tre e poi il crollo totale, con una difesa inesistente che spalanca la strada agli avversari per un dominio assoluto.

Se il match con Brescia doveva rappresentare un campanello d’allarme, quello con Milano segna un punto di non ritorno. Con 119 punti subiti, Varese stabilisce un nuovo record negativo e palesa una fragilità strutturale preoccupante. Il coach Mandole appare inerme di fronte a una squadra alla deriva, incapace di reagire o di mettere in campo una strategia efficace. A rimbalzo l’OJM viene letteralmente annientata (24-46), confermando una fragilità imbarazzante in area. Il tanto decantato modello Moreyball si trasforma in un “Molle-ball” che nulla ha a che vedere con un basket vincente. Due partite consecutive giocate senza orgoglio e senza carattere sono inaccettabili, soprattutto alla luce del disastro contro Brescia, che avrebbe dovuto scatenare una reazione immediata.

E invece, l’unico cambiamento apportato è stato l’inversione della routine degli allenamenti, con le partitelle anticipate rispetto alle sessioni di pesi e “Vitamins”. Un intervento inefficace e tardivo, che lascia perplessi sulla capacità della dirigenza – Luis Scola in primis – di comprendere la gravità della situazione. Il rischio retrocessione non è più solo una remota eventualità, ma un incubo che prende forma, mentre la squadra continua a mostrarsi svuotata e senza una direzione chiara.

La partita: un monologo milanese senza ostacoli

L’inizio della gara è il preludio di quanto accadrà nei successivi 40 minuti. LeDay firma un personale 10-2 contro una difesa di Varese che semplicemente non esiste. Milano prende il controllo già al 5’ con un netto 21-7, mentre l’OJM si aggrappa unicamente alla verve offensiva di Hands (16 punti all’intervallo), Alviti e Librizzi, che con qualche tripla mantengono il punteggio meno umiliante del previsto (28-22 al 10’, 41-36 al 14’). Ma l’illusione dura poco: Milano continua a sbagliare pochissimo e, quando lo fa, raccoglie rimbalzi offensivi con disarmante facilità (27-13 a metà gara, con 10 offensivi contro 9 difensivi di Varese). La fragile costruzione biancorossa si sgretola quando le triple iniziano a non entrare più (da 7/14 al 15’ a un misero 7/19 all’intervallo). I padroni di casa ne approfittano senza pietà, infliggendo un 8-0 nei 110 secondi finali del primo tempo che porta il punteggio sul 63-49 al 20’.

Nella ripresa, Varese si scioglie definitivamente, mostrando una resa imbarazzante. Milano dilaga con una facilità disarmante, mentre l’OJM si limita a osservare: 74-54 al 27’, 95-67 al 30’, fino al devastante 107-70 al 34’. Solo Hands e Assui cercano di limitare i danni, ma il divario rimane incolmabile. I numeri delle ultime 10 frazioni di gioco sono impietosi: 301 punti subiti tra Pistoia, Brescia e Milano, con un bilancio complessivo di -96. Se non fosse per le sconfitte di Cremona e Pistoia, Varese sarebbe già risucchiata nella lotta per non retrocedere.

Cosa accadrà ora? Il tempo delle parole è finito

La domanda è inevitabile: arriveranno provvedimenti prima della sfida contro Trento? In un contesto italiano, un intervento sarebbe inevitabile, ma la gestione societaria di Varese sembra oscillare tra l’indecisione e il fatalismo. Se non verrà presa una decisione forte – sul coach, sul roster, sulla preparazione – la caduta diventerà irrecuperabile.

Il tabellino

Ea7 Milano-Openjobmetis Varese 119-92 (28-22; 63-49; 95-67)
MILANO: Dimitrjevic 12 (1-2, 1-3), Mannion 4 (2-3, 0-1), Bortolani 7 (2-2, 1-3), Tonut 6 (3-4, 0-3), Brooks 18 (1-4, 5-7), LeDay 26 (3-5, 5-6), Ricci 7 (1-2, 1-3), Flaccadori 6 (1-1, 1-1), Diop (0-2), Caruso 7 (3-7), Shields 20 (5-5, 3-5), Gillespie 6 (3-4). All. Ettore Messina.
VARESE: Akobundu-Ehiogu 12 (4-4), Alviti 12 (1-3, 3-8), Bradford 3 (1-2 da 3), Tyus 9 (3-5), Librizzi 6 (0-2, 1-3), Virginio, Risi ne, Sykes 2 (1-2), Assui 9 (0-1, 3-3), Hands 21 (3-8, 4-10), Johnson 18 (3-4, 4-11). All. Herman Mandole.
Arbitri: Quarta, Gonella, Valeriani.
Note – Tiri liberi: Milano 18/20, Varese 14/17. Totali al tiro: Milano 25/41 da 2, 17/33 da 3; Varese 15/29 da 2, 16/38 da 3. Rimbalzi: Milano 46 (LeDay, Caruso 7), Varese 24 (Hands, Johnson, Akobundu-Ehiogu 5). Assist: Milano 24 (Tonut 6), Varese 23 (Sykes 7). Valutazione: Milano 165, Varese 94.