Il settore artigiano nella provincia di Varese sta vivendo un momento di forte difficoltà: 435 imprese hanno chiuso solo nell’ultimo trimestre del 2024, segnando un calo del 2,2%. Il dato, diffuso oggi da CNA Lombardia nel Primo Focus 2025, fa parte di un quadro regionale altrettanto preoccupante, con 1.262 imprese artigiane in meno in tutta la Lombardia tra settembre e dicembre.
Un calo diffuso, con poche eccezioni
Il settore più colpito è quello delle costruzioni, che ha perso 542 imprese, seguito dalla produzione (-454) e dal comparto trasporti e logistica (-94). L’unico segnale positivo arriva dai servizi alla persona, che hanno visto un lieve incremento di 44 nuove attività.
A livello provinciale, dopo Mantova (-287, -2,8%), Varese è il secondo territorio lombardo con il calo più marcato. Seguono Bergamo (-241, -0,8%) e Brescia (-176, -0,5%), mentre Milano è l’unica provincia che registra un aumento, seppur lieve, con 125 nuove imprese (+0,1%).
Le cause della crisi e le soluzioni proposte
Il presidente di CNA Lombardia, Giovanni Bozzini, evidenzia come la crisi dell’artigianato sia legata a diversi fattori: «Il calo delle imprese artigiane è un fenomeno preoccupante, dovuto anche alla scarsa trasmissione del sapere artigiano alle nuove generazioni. Per anni i giovani sono stati allontanati da queste professioni, ritenute meno attrattive».
Per contrastare questa tendenza, Bozzini propone un piano di rilancio che includa:
🔹 Supporto al passaggio generazionale, per facilitare la continuità delle attività storiche
🔹 Promozione dell’imprenditorialità artigiana, valorizzando innovazione e tradizione
🔹 Sfruttamento delle opportunità offerte da Milano-Cortina 2026, con investimenti in cantieri sostenibili e artigianato di qualità
Quale futuro per l’artigianato lombardo?
Il settore artigiano rappresenta una componente fondamentale dell’economia lombarda. Tuttavia, senza misure concrete, il rischio è quello di un’erosione irreversibile di un patrimonio fatto di competenze, creatività e identità territoriale. Il 2025 sarà un anno cruciale per capire se la tendenza potrà essere invertita o se la crisi continuerà ad aggravarsi.