Istanbul, 4 ott. (Apcom) – Sui Paesi in via di sviluppo si abbatte l’80% dei danni relativi ai cambiamenti climatici, anche se producono solo un terzo dei gas legati all’effetto-serra. Lo denuncia la Banca Mondiale che, in un incontro pubblico organizzato durante gli incontri annuali di Istanbul, ha fatto il punto sui costi di questa incombente catastrofe ambientale.
“Il danno dei cambiamenti climatici, nella misura del 75-80% – ha detto il capo economista della Banca Mondiale Justin Lin presentando il Development Report – sarà accusato dai Paesi in via di sviluppo anche se contribuiscono solo per circa un terzo alla produzione di gas-serra. I cambiamenti climatici sono un problema urgente, i bisogni sono enormi e stiamo attendendo e sperando in un accordo internazionale a Copenhagen”, ha detto Lin riferendosi alla conferenza sponsorizzata dall’Onu che punta a ridurre il riscaldamento globale.
Secondo Marianne Fay, l’economista della banca responsabile per loo sviluppo sostenibile, i costi per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per adattarsi sarebbero pari ad almeno 300 miliardi di dollari (206 milioni di euro) all’anno a partire dal 2030.
Allarmato il commento di Caroline Pearce, consigliera politica dell’associazione Oxfam, secondo la quale “i paesi sviluppati stanno portando il mondo a un futuro disastroso. Possono sedersi e guardare la povertà e le temperature globali uscire fuori controllo o possono ridurre le loro emissioni trasferendo significativi ammontari di nuovi fondi per aiutare le popolazioni povere ad adattarsi ai cambiamenti climatici”.
BOL
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