VARESE – Nel corso del 2024, l’Ispettorato del lavoro di Varese ha intensificato significativamente la propria attività di vigilanza, registrando ben 931 accessi ispettivi, un incremento rilevante rispetto ai 483 dell’anno precedente. Questo dato evidenzia un impegno crescente per garantire la legalità nei luoghi di lavoro e combattere fenomeni di irregolarità che, purtroppo, continuano a caratterizzare diversi settori.
Di questi 931 accessi, 578 sono stati dedicati alla vigilanza ordinaria, mentre 353 hanno riguardato il controllo tecnico, entrambi con un aumento sostanziale rispetto ai numeri del 2023 (rispettivamente 382 e 101). Questi numeri riflettono la volontà dell’Ispettorato di rispondere alle crescenti esigenze di tutela dei diritti dei lavoratori e di monitoraggio delle condizioni lavorative in modo sempre più capillare ed efficiente.
A dispetto di un numero maggiore di ispezioni, si rileva un dato positivo: il numero di pratiche irregolari ha subito una diminuzione. Nel 2024, le irregolarità rilevate sono state 524 (60,85% del totale), una percentuale inferiore rispetto al 73,75% dell’anno precedente, segnalando un miglioramento nella conformità delle aziende alle normative. Tuttavia, il fenomeno delle irregolarità non è completamente scomparso, e continua a richiedere attenzione.
Anche se le pratiche irregolari sono in calo, l’Ispettorato ha intercettato un numero maggiore di lavoratori irregolari: 870 nel 2024, con un incremento del 58,46% rispetto ai 549 del 2023. Tra questi, 316 lavoratori sono risultati impiegati in nero, rispetto ai 190 dell’anno precedente, seguiti da 95 per somministrazione irregolare (contro i 16 del 2023), 76 per riqualificazioni (8 nel 2023) e 54 per violazioni degli orari di lavoro. Si segnala anche l’individuazione di 51 casi nel settore autotrasporti e, per la prima volta, 15 episodi legati al caporalato, fenomeno che non era stato registrato nel 2023.
Un altro aspetto che ha visto un marcato aumento riguarda le violazioni prevenzionistiche: nel 2024 sono stati compiuti 611 accertamenti, un incremento notevole rispetto ai 255 dell’anno precedente. Questo dato testimonia l’attenzione crescente verso la sicurezza nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di prevenire incidenti e garantire condizioni di lavoro sicure per i dipendenti.
Infine, i provvedimenti di sospensione dell’attività sono anch’essi aumentati, passando da 78 nel 2023 a 178 nel 2024. Di queste, 94 sospensioni sono state legate al lavoro nero, mentre 84 hanno riguardato motivi di sicurezza.