Nato a Busto Arsizio il 1° giugno 2001 (ma di Castellanza), Mattia Bellucci ha seguito le orme del padre Fabrizio, maestro nazionale di tennis, iniziando presto a impugnare la racchetta. Dopo i primi passi nei tornei giovanili, ha fatto una scelta coraggiosa: saltare il circuito junior per entrare direttamente tra i professionisti. Già nel suo secondo torneo ha conquistato i primi punti ATP, ma il cammino si è rivelato lungo e pieno di ostacoli.
Il 2021 segna il suo primo successo ITF a Monastir, seguito nel 2022 da ben cinque titoli, tra cui due Challenger consecutivi: Saint-Tropez e Vilnius. Questi successi gli hanno permesso di farsi notare, confermando che il percorso intrapreso era quello giusto.
L’ingresso nel circuito maggiore
Nel 2023 arriva il primo Slam: Bellucci si qualifica all’Australian Open, superando tre turni di qualificazione, prima di essere eliminato da Benjamin Bonzi al primo turno. L’anno prosegue tra alti e bassi, ma con nuovi successi nel circuito Challenger, come la vittoria a Cassis e la finale a Malaga.
Il vero salto di qualità arriva nel 2024: si qualifica al Roland Garros e a Wimbledon, mettendo in difficoltà due top player come Frances Tiafoe e Ben Shelton. Le prime vittorie nel circuito ATP arrivano in estate, con i quarti di finale ad Atlanta e il secondo turno nel 500 di Washington. A settembre, all’US Open, conquista il primo successo in uno Slam battendo Stan Wawrinka, campione di New York nel 2016.
Grazie a questi risultati, Bellucci entra stabilmente nella top 100 mondiale, dimostrando di poter competere ad alti livelli.
Rotterdam, la svolta definitiva?
L’inizio del 2025 non è stato dei più brillanti, tra prestazioni altalenanti e risultati poco convincenti. Ma a Rotterdam, Bellucci ha cambiato marcia: prima la vittoria su Medvedev, poi il trionfo contro Tsitsipas, due imprese che potrebbero segnare il punto di svolta definitivo nella sua carriera.
Ora lo attende la semifinale contro Alex De Minaur, un altro test durissimo, ma l’azzurro ha già dimostrato di non temere nessuno. Qualunque sia l’esito del match, una cosa è certa: Mattia Bellucci è pronto per entrare stabilmente nell’élite del tennis mondiale.