SUMIRAGO – Amministrazione Comunale e Associazione AlterEgo unite per commemorare il Giorno del Ricordo con un incontro dedicato ai ragazzi delle classi della Scuola Media Enrico Fermi di Sumirago. Hanno partecipato il Dott. Pier Maria Morresi Presidente ANVGD Varese, Yvonne Beccegato Sindaco con delega alla Cultura e Stefano Romano Associazione AlterEgo. Intervento di Luca Missoni per testimoniare la memoria di Ottavio Missoni. L’evento organizzato per promuovere la memoria verso le nuove generazioni sulla tragedia delle Foibe e l’esodo degli Istriani, Dalmati e Fiumani. Un dramma tutto italiano che ha visto vittime di barbarie nostri connazionali uccisi o scacciati dalle loro case.
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“Il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per mantenere vivo il ricordodei massacri delle Foibe e l’esodo giuliano dalmata è promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per diffondere un pezzo della nostra storia tenuto per molto tempo sottotono, “occultata” per motivi di opportunità politica e istituzionale. Onorarela memoria di chi ha sofferto per superare la contrapposizione che non rende onore ai morti, vittime innocenti dei partigiani titini. Per troppi anni ha prevalso il silenzio e l’omissione dei fatti. Oggi assistiamo a un cambio di passo con documentari e una produzione di film che riprendono i tratti fondamentali di questa vicenda. Come ha ricordato lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella questo giorno è un’occasione di riflessione e che la tragedia degli esuli fu sottovalutata e disconosciuta. L’intervento del Dott. Morresi, esule Polesano e quindi testimone degli avvenimenti, credo sia un quid in più su un evento che ha di certo creato nei ragazzi lo spirito emotivo e di consapevolezza per tenere vivo il nostro passato, le nostre radici e su cui costruire un futuro più solido e libero – ha dichiarato Stefano Romano, Associazione AlterEgo.”
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“La legge sul “Giorno del Ricordo” ha avuto il merito di squarciare quel velo di indifferenza e, persino, ostilità che per troppi anni ha avvolto le vicende legate alle violenze contro le popolazioni italiane vittime della repressione comunista.Le violenze anti-italiane, nella maggior parte dei casi, non furono episodi di, inammissibile, vendetta sommaria. Rispondevano piuttosto a un piano preordinato di espulsione della presenza italiana.Nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe. Oggi rendiamo onore a quelle vittime e, con loro, a tutte le vittime innocenti dei conflitti etnici e ideologici. Per restituire dignità e rispetto alle sofferenze di tanti nostri concittadini. Sofferenze acuite dall’indifferenza avvertita da molti dei trecentocinquantamila italiani dell’esodo, in fuga dalle loro case, che non sempre trovarono rispetto e solidarietà adeguati nella madrepatria – ha dichiarato Yvonne Beccegato, Sindaco con delega alla Cultura”.