BAVENO – Tutto è iniziato da una denuncia di una madre che aveva notato il figlio tornare a casa con lividi evidenti. Da quella segnalazione, i carabinieri di Stresa hanno avviato un’indagine che ha portato alla luce un gruppo di giovani che, con la violenza, avrebbero cercato di imporre il loro controllo su un territorio per lo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha rivelato un gruppo di sei ragazzi, alcuni italiani e altri di origini straniere, che si dedicavano al traffico di droga e che non esitavano a usare la forza per difendere la loro “piazza”. La vittima, un 14enne, ha raccontato ai militari di aver iniziato a vendere hashish per guadagnare qualche soldo, ma i suoi affari avevano attirato l’attenzione di un altro gruppo di coetanei che già operava nella stessa zona.
Uno dei membri della baby gang si è finto acquirente e ha fissato un incontro con il ragazzo in un parco di Baveno, dove lo stavano aspettando in gruppo. Una volta accerchiato, il giovane è stato aggredito con calci e pugni e minacciato di ulteriori ritorsioni se avesse parlato. I malintenzionati gli hanno imposto di pagare 350 euro per “compensare” il fatto di aver venduto droga nella loro zona.
Una settimana dopo, il ragazzo si è recato all’appuntamento per saldare il debito, ma è stato nuovamente aggredito, questa volta con l’uso di una bottiglia e un tubo metallico. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, mettendo in fuga il gruppo e permettendo alla vittima di scappare.
Grazie alle dichiarazioni della vittima, i carabinieri, guidati dal luogotenente James Lui, sono riusciti a restringere il cerchio e a identificare due minori coinvolti nell’aggressione. Attraverso ulteriori accertamenti sui luoghi frequentati dai giovani, sono stati in grado di risalire anche agli altri membri del gruppo.
Una volta identificati, i carabinieri hanno perquisito le abitazioni dei ragazzi, sotto la supervisione dei genitori, rinvenendo passamontagna, abbigliamento e armi improprie usate durante l’aggressione.
I sei giovani, tutti tra i 14 e i 17 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino per tentata estorsione e lesioni personali aggravate. Le indagini hanno messo in evidenza la gravità delle azioni compiute e la pericolosità del gruppo, che sfruttava la violenza per consolidare il proprio potere nel traffico di sostanze stupefacenti.