VARESE – Una nuova struttura polifunzionale per il ricovero e la tutela degli animali, costituita da rifugio per cani, oasi felina, canile e gattile sanitario e centro di ricovero della fauna selvatica. E’ quanto prevede un protocollo di intesa siglato tra Comune di Varese, Provincia di Varese e Ats Insubria (Regione Lombardia). Un accordo che ha una validità trentennale e che definisce i diversi obiettivi e ambiti di intervento dei tre enti coinvolti, per dare vita a un progetto innovativo e articolato nell’area
Duni, che sarà di riferimento per il territorio provinciale e terrà conto di diversi parametri ambientali, sanitari, sociali, etologici e di tutela degli animali accolti. L’obiettivo del nuovo centro è quello di dar vita a un luogo per la tutela e cura degli animali accolti, che faciliti il miglioramento degli animali ospitati dal punto di vista comportamentale. Un luogo inclusivo, di connettività e di scambio per le diverse figure professionali, come operatori cinofili, veterinari, educatori, associazioni, singoli cittadini e pubblica amministrazione.
A firmare il documento di intesa, alla presenza anche dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, sono stati il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, il sindaco di Varese Davide Galimberti, il direttore generale di Ats Insubria Salvatore Gioia. “La realizzazione di una nuova struttura per il canile spiegano il sindaco Galimberti e l’assessora alla Tutela ambientale, Nicoletta San Martino- è stata da subito una priorità dell’assessorato alla tutela ambientale. La firma di oggi, arrivata dopo un lungo lavoro di pianificazione e in un clima di collaborazione con gli altri enti coinvolti, prevede uno stanziamento di 300.000 euro da parte del Comune di Varese, che copre più di metà della spesa necessaria. Il progetto, già in fase di elaborazione, porterà a realizzare un luogo accogliente sia per gli animali che per chi se ne prenderà cura e per i cittadini che lo frequenteranno. L’auspicio è creare una struttura che permetta anche di promuovere iniziative di largo respiro, di natura zoofila, educativa, culturale e sociale”.
“Attraverso la collaborazione con Ats Insubria e il Comune di Varese – dichiara il presidente della Provincia di Varese, Magrini – potremo finalmente contare su una struttura polifunzionale in grado di rispondere con efficienza alle esigenze di soccorso e di ricovero degli animali. La Provincia di Varese ha voluto investire risorse e competenze per creare uno spazio dedicato al ricovero della fauna selvatica ferita e rinvenuta sul nostro territorio, contribuendo al progetto con un finanziamento di 150.000 euro. Un’esigenza concreta visto che soltanto negli ultimi due anni il nostro settore di polizia ittico venatoria ha recuperato una media di 379 esemplari feriti all’anno, di questi 193 erano ungulati (caprioli, cervi, cinghiali e mufloni). Questo centro permetterà una gestione degli animali feriti nel rispetto del benessere animale”.
“Ancora una volta – sottolinea Salvatore Gioia, direttore generale di Ats Insubria – il lavoro di squadra e la rete tra Pa portano a un significativo risultato atteso da anni sul territorio: questo progetto, infatti, consentirà di realizzare una struttura sanitaria pubblica all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità e permetterà di incrementare la qualità dei servizi attualmente attivi e offerti in collaborazione con i veterinari dell’Agenzia. Ringrazio l’assessore Bertolaso che con la sua partecipazione ha voluto sottolineare l’importanza di questo accordo”.
L’accordo sottoscritto stabilisce dunque che al Comune di Varese, che ha stanziato un contributo complessivo di 300 mila euro, spetti la fase progettuale e di realizzazione dell’intervento della nuova struttura, che dovrà rispondere alle necessità tecniche delle diverse funzioni previste. Di competenza del Comune inoltre la manutenzione straordinaria dell’intero compendio, insieme alla gestione del canile rifugio e dell’oasi felina. Saranno invece di competenza di Ats Insubria, che ha stanziato tramite Regione Lombardia un contributo di 100 mila euro, la gestione del canile e del gattile sanitario. Infine la Provincia di Varese, che partecipa con un contributo di 150 mila euro, ha in capo la gestione del centro di ricovero temporaneo della fauna selvatica.