CANTON TICINO – Per la seconda volta consecutiva, il Canton Ticino registra una riduzione del numero di lavoratori frontalieri, dopo circa dieci anni di crescita continua. Nel quarto trimestre del 2024, secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica, i lavoratori pendolari in Ticino erano 78.683, con una diminuzione dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo calo nel vicino cantone ticinese appare in controtendenza rispetto al dato nazionale, che segna un aumento dei frontalieri in Svizzera. Infatti, il numero complessivo di lavoratori stranieri nella Confederazione ha raggiunto quota 407.000, con un incremento vicino al 3%. La maggior parte dei frontalieri proviene dalla Francia, seguita dagli italiani, che con 91.101 unità costituiscono il 22,4% del totale, mentre i tedeschi rappresentano il 16,3%.
Le ragioni di questo calo nel Canton Ticino sono ancora difficili da determinare con certezza. Tuttavia, tra i fattori che potrebbero contribuire alla diminuzione ci sono le nuove disposizioni fiscali per i frontalieri, introdotte dal recente accordo tra Italia e Svizzera. Queste modifiche potrebbero aver reso il lavoro in Svizzera meno conveniente rispetto al passato. Una tendenza simile è stata osservata anche nel Canton Grigioni, dove il numero dei lavoratori frontalieri italiani è passato da 8.929,9 nel terzo trimestre del 2024 a 8.361,1 alla fine dell’anno.
Resta da vedere come evolverà questa situazione nei prossimi mesi e quali altri fattori potrebbero influenzare il mercato del lavoro transfrontaliero.