CASSANO MAGNAGO – A Cassano Magnago, l’affissione di un tabellone che riporta le assenze dei consiglieri comunali negli ultimi anni ha scatenato un acceso dibattito all’interno del consiglio comunale, in particolare tra i membri dell’opposizione. La pratica di pubblicare le presenze e le assenze dei consiglieri non è nuova in diversi comuni, soprattutto al termine dell’anno o della consigliatura. Talvolta, infatti, vengono diffusi dati generali, ma più spesso vengono resi noti i dettagli delle assenze per ciascun consigliere, anche attraverso i media.
Il presidente del consiglio comunale, Maurizio Tosatti, ha spiegato che la decisione di esporre il tabellone con le assenze si inserisce in una consueta prassi di “fare il punto” a metà mandato, iniziato nel luglio 2022. Tosatti ha aggiunto che in quel periodo, durante la fase iniziale del mandato, l’emergenza sanitaria era ancora un tema rilevante, con l’obbligo di indossare le mascherine negli spazi chiusi.
Tuttavia, la decisione non è stata accolta positivamente da tutti i consiglieri. Gemma Tagliabue, della lista Police, ha criticato duramente l’iniziativa, definendo “offensivo” il fatto di trovare il tabellone delle assenze direttamente in aula consiliare. La consigliera, che vanta un ottimo record di presenze (unica assenza su 22 sedute), ha anche ironizzato sulla scarsa precisione grafica del tabellone, notando che c’era incertezza sulla corretta dicitura tra “assenza” e “assenze”. Inizialmente, il cartellone era stato collocato in aula consiliare, ma in seguito è stato spostato all’ingresso prima dell’inizio della seduta.
Anche Stefania Passiu, sempre appartenente all’opposizione, ha espresso il suo disappunto definendo l’esposizione delle assenze come “di pessimo gusto”, paragonandola a una “pagella” messa in bella vista per tutti. Dall’altra parte, Giovanbattista Oliva ha allargato il discorso, suggerendo che le sedute del consiglio comunale dovrebbero essere programmate con maggiore anticipo, in modo da evitare che le assenze siano dovute a una cattiva comunicazione. Oliva si è rivolto direttamente a Tosatti, che ha risposto affermando che le sedute vengono pianificate nel rispetto dei termini di legge.
La questione delle assenze in consiglio comunale sembra quindi sollevare non solo tematiche relative alla trasparenza e alla comunicazione, ma anche a questioni di garbo istituzionale e di gestione delle sedute. Un dibattito che continuerà a tenere banco nella politica locale.