Note magiche con i King’s Singers a San Vittore: musica incredibile e sorprendente virtuosismo

Un concerto che ha confermato l’eccezionale talento di questo gruppo, in grado di mescolare tecnica vocale (foto da Facebook)

VARESE – Lo scorso weekend, il pubblico della Stagione Musicale Comunale di San Vittore ha avuto il privilegio di assistere a un concerto straordinario dei King’s Singers, una delle formazioni vocali più celebri al mondo. I sei cantori, vestiti con completi blu carta da zucchero che richiamano quelli indossati dai controllori di treno, hanno conquistato la scena con la loro ineguagliabile abilità vocale, esibendosi con l’energia e la precisione che li contraddistingue.

I King’s Singers, una vera e propria “fabbrica del canto”, hanno incantato il pubblico con la loro capacità di realizzare performance vocali straordinarie, degne di un’arte che sfida i limiti dell’umano. Con l’ausilio di iPad, simili a cartelletta, i sei artisti – Patrick, Edward, Julian, Christopher, Nick e Piers, quest’ultimo da poco arrivato come basso – hanno dato vita a un programma variegato e complesso. Una delle prime esecuzioni, i “Wymondham Chants” di Geoffrey Pole, scritto per la formazione originaria del gruppo negli anni ’70, ha richiamato le atmosfere delle leggende antiche, accompagnando il pubblico in un viaggio emozionante e misterioso.

La prima parte del concerto, più difficile e impegnativa, ha affrontato temi sacri legati alla religione cattolica, trattando figure come gli Angeli, i Demoni, la Vergine Maria e Cristo. Le composizioni, che spaziavano da autori storici come Byrd e Palestrina a contemporanei come Pole, Judith Bingham e Arvo Pärt, hanno offerto un ascolto coinvolgente e pieno di virtuosismo. La musica, talvolta inquietante e trascendentale, ha fatto sì che i demoni della composizione si materializzassero tra i cantori, regalando momenti di pura magia musicale.

Il ritorno dopo l’intervallo ha visto il baritono Christopher Bruerton intonare il celebre brano “Dimmi quando tu verrai…” di Tony Renis, una vera e propria parentesi nostalgica che ha fatto rivivere l’atmosfera degli anni ’60, con un arrangiamento samba che ha letteralmente incantato il pubblico. Ma non è finita qui: i King’s Singers hanno proseguito con un mix di canzoni tratte dai film Disney, pezzi di Phil Collins ed Elton John, e un canto popolare irlandese. Per concludere, un’esplosiva interpretazione della sinfonia da Il barbiere di Siviglia di Rossini, che ha chiuso in bellezza una serata indimenticabile.

Un concerto che ha confermato l’eccezionale talento di questo gruppo, in grado di mescolare tecnica vocale, interpretazione emotiva e un irresistibile senso dell’umorismo, rendendo la loro performance un’esperienza unica.