Varese piange la scomparsa di Raffaele Nurra, architetto di talento e uomo profondamente amato dalla comunità, deceduto nel pomeriggio di lunedì 10 marzo a seguito di un breve malore. Avrebbe compiuto 63 anni il prossimo 23 aprile, ma un destino inaspettato lo ha portato via troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile.
Nonostante avesse affrontato in passato gravi problemi cardiaci, la sua vitalità e il suo entusiasmo per la vita non si erano mai affievoliti. La notizia della sua scomparsa ha colto tutti di sorpresa, generando un cordoglio immenso in città.
L’ultimo saluto
Una folla numerosa si sta recando alla camera ardente allestita nella sua abitazione in piazza Marsala 2, proprio di fronte alla Basilica di San Vittore, per rendere omaggio alla sua memoria. Nel pomeriggio, la salma sarà trasferita alla Casa Funeraria Campo dei Fiori di Sant’Ambrogio.
I funerali si terranno giovedì 13 marzo alle 15.30 nella Basilica di San Vittore, preceduti dal rosario alle 15. Successivamente, è probabile che segua una cerimonia privata a Marchirolo, il suo paese natale, dove vive ancora la madre 96enne, impossibilitata a spostarsi.
Un’eredità indelebile
Raffaele Nurra ha lasciato il suo segno non solo a Varese, ma anche a Porto Ceresio, dove ha lavorato a lungo, contribuendo con il suo talento, la sua creatività e la sua generosità. Il suo ricordo è unanime: un uomo capace di trasformare ogni angolo di vita in bellezza.
In queste ore, l’intera città si stringe nel dolore, consapevole di aver perso una figura speciale, il cui impatto resterà indelebile nel tempo.