Parigi, 6 ott. (Apcom) – Uno degli avvocati francesi di Roman Polanski ha auspicato oggi a Parigi che i giudici elvetici, incaricati di decidere di una eventuale scarcerazione del regista detenuto in Svizzera da dieci giorni, non si facciano influenzare dal “linciaggio mediatico” sorto intorno alla vicenda. “Auspichiamo sinceramente che i giudici sappiano prendere le distanze da questo linciaggio mediatico che non è compatibile con la serenità con cui deve essere fatta giustizia”, ha dichiarato Herve Temime. “Attendiamo con fiducia la decisione dei giudici elvetici la settimana prossima”, ha aggiunto l’avvocato.
Il ministero della Giustizia svizzero intanto oggi ha respinto la richiesta di rilascio presentata dai legali di Polanski, motivando la decisione con un rischio di fuga del 76enne regista statunitense. Il ministero ha precisato che la richiesta è separata dall’appello presentato in tribunale la scorsa settimana per una scarcerazione su cauzione o per la concessione degli arresti domiciliari.
“Queste cose ci deludono ma non ci sorprendono molto”, ha commentato Temime, ricordando che “Polanski si è impegnato a restare in Svizzera per l’intero corso della procedura di estradizione e a rispettare tutti gli obblighi a cui potrebbe essere sottoposto”.
Polanski è stato arrestato in Svizzera sulla base di un
mandato di cattura statunitense che riguarda lo stupro di una
13enne avvenuto nel 1977 a Los Angeles. Nel 1978, alla vigilia
della sentenza, l’autore di “Rosemary’s Baby” fuggì dagli States
dove non fece più ritorno.
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