La Festa del Papà in carcere: un ponte per mantenere il legame tra genitori e figli

Un'iniziativa al carcere Miogni di Varese per rafforzare la relazione familiare.

Lunedì, con qualche giorno di anticipo, la casa circondariale “Miogni” di Varese ha ospitato un evento speciale per celebrare la Festa del Papà. L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione tra la direttrice dell’istituto, dott.ssa Carla Santandrea, la funzionaria giuridico-pedagogica dott.ssa Serena Pirrello e le educatrici della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Alessia Boldetti e Marta Riganti, ha offerto ai detenuti la possibilità di trascorrere del tempo con i propri figli.

Durante il pomeriggio, con il supporto della volontaria Cinzia Premoli della Casa del Giocattolo Solidale, i papà e i loro bambini hanno decorato vasetti di ceramica e piantato un germoglio fiorito, simbolo della cura e dell’attenzione che devono continuare nonostante la separazione. L’incontro si è concluso con una merenda condivisa, un momento prezioso di normalità e affetto familiare.

L’evento si inserisce nel progetto Officina dei Legami, promosso dall’associazione Bambinisenzasbarre ETS e dalla Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà minorile. L’obiettivo è garantire ai figli di genitori detenuti il diritto alla continuità del legame familiare, in linea con la Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti.

Il progetto si sviluppa su due livelli:

  • All’interno del carcere, con incontri individuali e di gruppo per i padri detenuti, per aiutarli a riflettere sul proprio ruolo e sulla gestione del rapporto con i figli.
  • All’esterno, con uno sportello provinciale presso la sede della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione in via Walder 47 a Varese. Qui, le famiglie con figli minori e un genitore detenuto possono ricevere consulenza, supporto all’inclusione sociale e un aiuto concreto per superare lo stigma legato alla detenzione.

L’equipe dello sportello, composta da educatori, assistenti sociali e psicologi, lavora sia con i genitori che con i minori, offrendo strumenti per costruire un futuro più sereno e inclusivo per le famiglie coinvolte.