Cellulare alla guida: in provincia di Varese strage di patenti, 260 sospensioni in 3 mesi

Sanzioni più dure dal 14 dicembre: quasi tre automobilisti al giorno restano senza patente per l’uso del telefonino al volante.

«Se non rispondi non muore nessuno. Quando guidi, #GUIDAeBASTA». Lo slogan della campagna Anas-Polizia del 2016 è ancora attuale, e a ricordarlo sono i numeri: in provincia di Varese, da quando il nuovo Codice della strada è entrato in vigore il 14 dicembre 2024, sono 264 le patenti sospese per l’utilizzo di cellulari o dispositivi elettronici alla guida. Una media di 2,56 patenti ritirate ogni giorno.

Il giro di vite sulla distrazione tecnologica è uno degli effetti delle recenti modifiche legislative, che ora prevedono la sospensione immediata del permesso di guida da 15 giorni a due mesi già alla prima infrazione, oltre a una multa che può arrivare fino a 1.000 euro.

La Prefettura di Varese, che ha diffuso i dati aggiornati al 27 marzo, non può confrontare direttamente con gli anni passati, quando la sospensione scattava solo in caso di recidiva. Ma il quadro resta comunque preoccupante: 1.723 sospensioni totali nel solo 2024, pari a quasi cinque al giorno.

A dominare sono i provvedimenti per guida in stato di ebbrezza (1.088 casi), seguiti da infrazioni varie (557), incidenti (20), uso scorretto della corsia d’emergenza (15) e velocità eccessiva oltre i 40 km/h sopra il limite (19). Le revoche definitive delle patenti – ad esempio per guida con permesso sospeso – sono state 47.

Il telefonino resta insomma una delle principali cause di distrazione e pericolo sulla strada. E ora, con la stretta normativa, anche di perdita della patente.