Maltrattamenti in famiglia: padre a processo per violenze davanti ai figli

L’uomo, che respinge tutte le accuse, avrà l'opportunità di raccontare la sua versione dei fatti nelle prossime udienze, fissate per il 3 luglio (foto d'archivio)

VEDANO OLONA – Un caso di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso atti di violenza davanti a minorenni, è finito sotto i riflettori del Tribunale. Il protagonista di questa drammatica vicenda è un uomo di 56 anni, accusato di aver perseguitato l’ex moglie con insulti e minacce, in un clima di violenza domestica che si è protratto per anni.

Secondo le accuse, l’uomo avrebbe ripetutamente offeso e minacciato la donna, definendola “una madre indegna” e promettendo di “farla morire di fame”. Le intimidazioni, però, non si sono limitate solo alle parole. A gennaio 2023, il 56enne avrebbe aggredito fisicamente la sua ex moglie, scaraventandola a terra e tentando di soffocarla. Ad intervenire in difesa della madre sarebbe stato proprio uno dei figli, un ragazzo minorenne, che ha assistito all’episodio di violenza.

Questo episodio si inserisce in una serie di liti e conflitti tra la coppia, sfociati in denunce presentate dalla donna ai carabinieri di Malnate, anche se alcune delle denunce sono state ritirate per paura delle conseguenze lavorative per l’ex compagno. Il matrimonio tra i due era durato circa venti anni, ma è giunto al termine dopo l’ennesima discussione violenta.

La vittima, costituitasi parte civile, ha testimoniato di come ogni piccola incomprensione diventasse un pretesto per scatenare liti furiose. Nonostante ciò, i figli, ascoltati come testimoni, hanno confermato di aver assistito a litigi verbali tra i genitori, ma hanno negato di aver visto episodi di violenza fisica. Né loro né il padre, secondo quanto riferito dal difensore dell’imputato, Sandro Damiani, riescono a comprendere la decisione della madre di separarsi.

L’uomo, che respinge tutte le accuse, avrà l’opportunità di raccontare la sua versione dei fatti nelle prossime udienze, fissate per il 3 luglio. Il processo continua, mentre la donna e i figli cercano giustizia per una lunga sofferenza vissuta nel silenzio delle mura domestiche.