Addio a Teresa Stabile, uccisa dall’ex marito: il dolore silenzioso di un’intera città

Funerali a porte chiuse nella chiesa di piazza Italia. Commozione e applausi per l’ultimo saluto a una donna che voleva solo essere libera.

Lacrime, silenzi e abbracci hanno segnato il pomeriggio di dolore vissuto oggi dalla comunità riunita per l’ultimo saluto a Teresa Stabile, la donna uccisa una settimana fa dall’ex marito Vincenzo Gerardi. La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità in piazza Italia era gremita, a testimonianza di una città profondamente scossa dal tragico femminicidio.

Per volere della famiglia, la cerimonia è stata riservata: niente telecamere né gonfaloni, solo raccoglimento e preghiera. A celebrare il funerale è stato don Nicola Ippolito, responsabile della comunità pastorale Maria Madre della Speranza.

A spezzare il silenzio carico di emozione, le parole accorate della zia Maria Grazia, che ha parlato a nome di tutte le donne della famiglia:
«Il mondo ha perso la dolcezza del tuo sguardo, le carezze delle tue mani… il mondo ha perso». E ancora: «Il tuo sorriso è stato spento per sempre da chi non poteva cambiare. Eri bella, buona, generosa e di cuore. Teresa era sola, era una morte annunciata. Ha solo voluto essere libera di sorridere e coltivare sogni».

All’uscita del feretro, un lungo applauso ha accompagnato il momento più straziante. I parenti si sono stretti in un abbraccio collettivo, mentre la città, ancora incredula, promette di non dimenticare Teresa, e di portare avanti il ricordo di una donna che voleva soltanto vivere.