VERGIATE – Un 25enne è stato arrestato martedì sera, 22 aprile, dopo essere stato trovato in possesso di oltre 70 grammi di ketamina, droga che avrebbe presumibilmente destinato allo spaccio. Il giovane, residente a Sesto Calende ma senza fissa dimora, si è sentito male nei pressi della stazione ferroviaria di Vergiate ed è stato trasportato al Pronto soccorso di Varese. Durante il ricovero, il personale sanitario ha trovato, mentre perquisivano le tasche del ragazzo, tre sacchetti contenenti circa 80 grammi di sostanza stupefacente.
Il medico del Circolo di Varese ha prontamente avvisato i carabinieri, che hanno arrestato il giovane una volta che è stato dimesso dall’ospedale. L’accusa nei suoi confronti è quella di detenzione di droga a fini di spaccio, sebbene la difesa abbia sottolineato la possibilità di un uso personale della ketamina, sostenendo che il giovane avesse acquistato una quantità maggiore per pagare meno, giustificando così la sua condotta.
Nel corso dell’udienza di convalida, che si è tenuta ieri, mercoledì 23 aprile, il ragazzo ha cercato di spiegare il suo gesto raccontando di aver affrontato un profondo trauma emotivo dopo la morte di un figlio due anni fa, il che lo avrebbe spinto a cercare sollievo nell’uso di sostanze. Tuttavia, la sua versione non ha convinto del tutto il pubblico ministero, Davide Toscani, che ha fatto riferimento a prove schiaccianti trovate sul telefono del giovane. Le chat con altri giovani, in cui si parlava di scambi di droga, tra cui offerte esplicite come «ti porto due pastiglie a cinque euro», sono state utilizzate come prova di un’attività non occasionale di spaccio.
Nonostante le circostanze, il giudice Stefania Brusa ha deciso di rilasciare il 25enne, imponendogli l’obbligo di firma tre volte alla settimana in caserma. Tuttavia, l’accusa ha chiesto la custodia cautelare in carcere per il giovane, che aveva già avuto problemi con la giustizia per un caso simile in passato, dove aveva patteggiato una pena di un anno e mezzo di reclusione per spaccio di droga.