VARESE Dal primo ottobre è attiva al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, una nuova procedura d’identificazione dei pazienti. L’azienda ospedaliera, in linea con le indicazioni del ministero della Salute, ha avviato un progetto per facilitare la migliore accettazione dei pazienti tramite un braccialetto applicato al momento dell’accettazione. Un bracciale di plastica, rosso o verde a seconda della provenienza del paziente, che dovrebbe agevolare le operazioni di lettura della cartella clinica.
PIU’ RAPIDI E CON MENO ERRORI
Colori diversi per percorsi diversi. Il rosso identifica il paziente del pronto soccorso; quello verde, invece, individua chi è già ricoverato in ospedale. Sul bracciale, inoltre, è applicata un’etichetta che riporta i dati indispensabili per identificare la persona assistita. Il tutto racchiuso in un codice a barre contenente anche il numero di referto del pronto soccorso o della cartella clinica del paziente, indicazioni sulle possibili allergie o l’uso di particolari farmaci.
Le informazioni contenute vengono rilevate dagli operatori tramite una penna. Un lettore ottico che traduce le informazioni contenute nel codice a barre del bracciale. Varese, quindi, si allinea alle altre aziende ospedaliere, tutte entro la fine dell’anno dovranno «etichettare» i loro pazienti, e fa un passo avanti per favorire lo snellimento della burocrazia e la riduzione degli errori.
Eliminando il processo manuale, l’ospedale consente al personale medico di risparmiare tempo, guadagnando una maggiore concentrazione su altri aspetti del proprio lavoro. L’utilizzo di braccialetti per l’identificazione dei pazienti, inoltre, è un’ulteriore garanzia della corretta somministrazione dei farmaci al paziente giusto. I braccialetti scritti a mano, invece, potevano essere letti male, danneggiarsi facilmente e venire addirittura persi.
SPERIMENTAZIONE
Il periodo di sperimentazione della nuova procedura d’identificazione durerà quattro mesi, passati i quali il sistema dovrebbe divenire una prassi. Per ora, però, le penne in dotazione e indispensabili per la lettura dei bracciali, non funzionano. O, per lo meno, non funzionano del tutto.
Attraverso il lettore dovrebbe essere possibile vedere e prenotare anche gli esami necessari alla cura dei pazienti. Ad oggi, invece, è possibile solo leggere la cartella che gli operatori sanitari compilano al momento dell’accettazione. Le altre funzioni non sono ancora state attivate. Ma in un futuro non certo remoto, anche questo gap dovrebbe essere colmato e la tecnologia dovrebbe semplificare la vita di sanitari e pazienti.
Valentina Fumagalli
e.marletta
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